«Imma morta dieci anni fa
e ancora non conosco la verità»

«Imma morta dieci anni fa e ancora non conosco la verità»
di Margherita Siani
Giovedì 26 Agosto 2021, 12:00 - Ultimo agg. 27 Agosto, 08:16
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Imma avrebbe compiuto 21 anni dopo poco più di un mese. Era bellissima, aveva un lavoro che le piaceva, un fidanzato con cui viveva, a Varese, dove si era trasferita. Ma quel pomeriggio di dieci anni fa tutto finì. Immacolata Proto, con la sua Seicento, è morta in un incidente lungo la strada che da casa conduceva al ristorante dove lavorava. Ma dopo dieci anni da quel 26 agosto del 2011 la sua famiglia non ha ancora una verità. «Non so ancora perché mia figlia sia morta, non so ancora come sono andate davvero le cose. Ogni anno il mio dolore si rinnova e non trova nessun perché. Lotto da dieci anni», dice suo padre, Enzo Proto. Un lunghissimo procedimento è stato aperto dopo l'incidente che si consumò su quella via casa-lavoro. Imma si scontrò con l'auto di un uomo di Varese che viaggiava sulla corsia opposta. La sua Range Rover accartocciò la piccola Seicento senza lasciarle scampo. I soccorsi furono difficili, i vigili del fuoco dovettero tagliare il tetto dell'auto per estrarla, ma, due ore dopo, la ragazza morì. Lo sgomento fu immenso anche a Salerno, sua città natale. Imma si era trasferita a Varese dopo aver frequentato il Virtuoso come addetta di sala, una passione la sua che aveva coltivato negli anni di studio nell'Istituto Alberghiero salernitano. Poi l'incontro con un ragazzo e quindi la decisione di andare a Varese, da lui, e di iniziare a lavorare lì. Era felice e aveva continuato a mantenere sempre saldi e forti i rapporti con Salerno e i suoi amici, ma anche con la scuola. Ed è per questo, che la prossima settimana, alla ripresa delle attività, suo padre avrà un incontro con la nuova dirigente per organizzare un momento di ricordo in memoria della sua Imma.

«Ci teneva molto alla sua scuola, diceva che le aveva dato tanto e la prossima settimana vedremo cosa può essere realizzato per la mia Imma - dice Enzo Proto - Questi anni così difficili per me, per la mia famiglia, non hanno mai distolto il ricordo di mia figlia che resta nelle nostre menti, anche se non so cosa le sia davvero accaduto». Un procedimento penale aperto nei confronti di colui che guidava quell'auto di grossa cilindrata non ha avuto seguito. Oggi è in piedi un procedimento civile. Per la morte di Imma non c'è ancora una dinamica chiara di quell'incidente, quindi non c'è mai stato nessun risarcimento, tutto sembra essersi fermato nelle aule del tribunale di Varese. L'Inail ha erogato, all'epoca, solo un contributo per il suo funerale. «La verità per Imma ed il ricordo per quello che lei è stata e rappresentava sono i due obiettivi della mia vita - dice Enzo Proto - Non c'è giorno che non pensi a lei».

Enzo era un fotografo, oggi fa altro, la fotografia resta una passione, ha 62 anni, una vita cambiata anche per questo grande dolore familiare. Ma dopo dieci anni esatti, resta il sorriso bello e solare di Imma, di chi si apriva alla vita e alla gioia del futuro. Una gioia interrotta bruscamente per ragioni che ancora, dopo dieci anni, non si conoscono.

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