Sarà una perizia a stabilire se c’è un colpevole per la morte di Maurizio Franzesi, il ceramista salernitano deceduto nel luglio 2021 dopo essere caduto dalla sua bicicletta in una zona boschiva di San Cipriano Picentino. Sotto accusa, per omicidio colposo, è finito il proprietario di un terreno circondato da una rete di recinzione caduta sul terreno e mai rimossa. Proprio quella rete sarebbe stata a determinare l’incidente poiché, in base a quanto ricostruito dalle indagini, il ciclista sarebbe caduto a causa di quell’ostacolo imprevisto presente sul sentiero. Ieri, davanti al gup Pietro Indinnimeo si è aperta l’udienza preliminare ed è stato affidato l’incarico ad un consulente che dovrà stabilire se il proprietario del fondo ha delle responsabilità.
La rete di recinzione, in base a quanto evidenziato dal legale dell’imputato, l’avvocato Agostino De Caro, non era di proprietà dell’uomo ma della Provincia in quanto ente pubblico responsabile della manutenzione delle strade ed era presente già quando l’imputato aveva acquistato il terreno.