Dopo diversi decenni è stata aperta al transito da Anas la strada statale 95VAR “Tito-Brienza”, variante alla SS95 “di Brienza”, nel territorio del comune di Brienza, in provincia di Potenza che riguarda estremamente da vicino il Vallo di Diano perchè confinante e perché permetterà collegamenti più rapidi per la Basilicata e per lo svincolo A2 del Mediterraneo di Atena Lucana. Non solo. Protagoniste nelle opere anche alcune aziende valdianesi come la Santangelo di Atena Lucana e, per gli impianti tecnologici eseguiti dall’impresa Visco di Prignano Cilento, azienda leader del settore, con la consulenza tecnica di Propulsa, società di progettazione impiantistica di Polla.
L’itinerario – per un investimento complessivo di oltre 125 milioni di euro – costituisce un tassello fondamentale per la rete infrastrutturale lucana, in quanto garantisce la continuità del collegamento trasversale veloce tra il Raccordo Autostradale 5 “Sicignano-Potenza” (in corrispondenza dello svincolo di Tito) e la strada statale 598 “di Fondo Valle d’Agri” e, da questa, allo svincolo di Atena Lucana della autostrada A2 “del Mediterraneo”.
L’intervento eseguito ha permesso quindi di realizzare nuovi ulteriori 4 km, a completamento dell’intero itinerario, per un’estensione complessiva di circa 20 km; la nuova infrastruttura, realizzata secondo i più moderni standard tecnici, permette di bypassare l’abitato di Brienza, garantendo una circolazione più fluida nell’intera area e minori tempo di percorrenza.
Tra queste, le opere più complesse da realizzare sotto il profilo tecnico sono risultate (oltre alle gallerie) il viadotto ‘Capoferro’, costituito da tre campate, varato a spinta ed il viadotto ‘Murge’, costituito da due campate con luci di 85 metri ciascuna, in quanto interferente con la viabilità della esistente SS95 “di Brienza”.