Marocchino in fuga dal processo si difende:
«Ho il Covid», ma la Cassazione lo smentisce

Marocchino in fuga dal processo si difende: «Ho il Covid», ma la Cassazione lo smentisce
di Nicola Sorrentino
Lunedì 11 Aprile 2022, 14:09 - Ultimo agg. 14:44
2 Minuti di Lettura

Era stato condannato a 4 mesi di reclusione e a 102 euro di multa per aver rubato un ciclomotore ad una ragazza, parcheggiato su una strada a Nocera. Nel presentare ricorso in Cassazione, un cittadino marocchino aveva spiegato di non aver potuto presenziare al processo in ragione del Covid. Nel giorno antecedente a quello fissato per il processo, si trovava in Marocco, a Casablanca. Dovendo tornare così in Italia, avrebbe dovuto osservare un periodo di quarantena domiciliare come previsto, della durata di 14 giorni, secondo Decreto del governo del 24 ottobre 2020. Circostanza che rappresentava, secondo ricorso dunque, un legittimo impedimento, «constatata l'impossibilità di ottenere un permesso per il rientro nel territorio italiano di durata superiore a quella prevista dall'art. 17 del d.lgs. n. 268 del 1998, norma priva di collegamento con la citata fonte secondaria, prevalente perché legata a ragioni di salute pubblica». 

La Cassazione ha dichiarato invece inammissibile il ricorso, così come aveva fatto già la Corte d'Appello nel secondo grado di giudizio: «Si legge nel provvedimento che l'imputato non ha documentato in alcun modo di aver presentato formale richiesta di rientrare in Italia, né tantomeno che tale richiesta sia stata respinta per esigenze sanitarie o per altra ragione».

Per poi concludere che «sotto tale profilo, la prospettiva del ricorrente si pone su di un piano di per sé inammissibile perchè puramente ipotetico, non essendo stato in alcun modo provato che egli abbia effettivamente manifestato l'intenzione di rientrare in Italia e che l'ingresso gli sia stato per una qualche ragione negato, a prescindere da eventuali esigenze sanitarie, le quali, peraltro, non avrebbero determinato neppure l'impossibilità di rientro, ma soltanto quella di osservanza del periodo di quarantena, con l'isolamento fiduciario (e cioè volontario) domiciliare, per quattordici giorni dal rientro stesso». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA