Si sottopone ad un intervento chirurgico. L'anno successivo torna in divisa. Durante un inseguimento ha un malore. Dai controlli si scopre che il tumore ha aggredito anche il cervello. Inizia un nuovo calvario. «A quel punto racconta De Angelis decido che non è più il caso di restare in servizio anche per non compromettere l'incolumità dei miei colleghi». Nel marzo del 2015 chiede la pensione per inabilità, viene riformato e riconosciuto invalido civile al cento per cento. Si cura con un mix di medicinali salvavita, una sola confezione di pillole costa poco meno di 10mila euro. Il 18 luglio scorso l'Inps lo chiama per un controllo.
«Il presidente della commissione medico legale sottolinea il carabiniere mi ha detto che sono obeso e che la malattia è notevolmente regredita. Ha ridotto la percentuale di invalidità facendomi perdere accompagnamento e parte dei benefici sanitari. Inutile dirgli che sono aumentato di peso per i farmaci che sono costretto ad ingioiare ogni giorno. Ed allora, se ora sto bene, voglio tornare ad arrestare i camorristi». «Ma purtroppo non è così - conclude - Ora inizia la mia battaglia per il rispetto dei diritti non solo di cittadino ma di soldato e uomo di legge».