Spariti i verbali dell’anno 2017, buco da 5 milioni ad Agropoli

È il periodo storico in cui fioccano a raffica le sanzioni elevate dal famigerato autovelox sulla Cilentana. Recuperata e una minima parte dei verbali per un importo complessivo da recuperare di poco più di 330mila euro

Il Comune di Agropoli
Il Comune di Agropoli
di Antonio Vuolo
Martedì 28 Novembre 2023, 07:00
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Scomparsi dall’archivio dei vigili urbani di Agropoli i verbali elevati nel 2017. Si arricchisce così di un nuovo capitolo lo scandalo delle multe al Comando della polizia locale di Agropoli su cui indagano magistratura penale e contabile. Si tratta di un ammanco di circa 5,3 milioni di euro a titolo di proventi derivanti da sanzioni per violazioni al Codice della Strada avvenute nel 2017, ma agli automobilisti le relative ingiunzioni di pagamento non sono state mai inviate. A ricostruire l’intricata vicenda, tramite la pubblicazione di una nuova determina, è ancora una volta l’attuale comandante dei caschi bianchi agropolesi, il maggiore Antonio Rinaldi. Nessuna traccia, dunque, delle multe elevate nel 2017 per oltre 5 milioni di euro che ora rischiano di cadere in prescrizione.

È il periodo storico in cui fioccano a raffica le sanzioni elevate dal famigerato autovelox sulla Cilentana. Tuttavia, dalle verifiche effettuate nelle ultime settimane, è stata recuperata e una minima parte dei verbali (nello specifico 1819) per un importo complessivo da recuperare di poco più di 330mila euro. Una cifra irrisoria, dunque, rispetto all’ammanco e, inoltre, per essere recuperata, bisognerà inviare le ingiunzioni entro la fine dell’anno. Completati tutti gli accertamenti, il maggiore Rinaldi procederà con un’informativa all’autorità penale e contabile. Nella determina si ripercorrono le tappe della vicenda, con la Recov Italia, affidataria all’epoca del servizio di gestione e riscossione dei verbali per il Comune, che precisa via pec di non «aver mai gestito l’annualità 2017 in quanto, nel 2016, il comandante decise di sospendere tutte le attività del consorzio e di indire nuova gara; successivamente decise di gestire in proprio senza esternalizzare il servizio».

Poi, con i precedenti comandanti in pensione, Crispino e Di Biasi, il maggiore Maurizio Cauceglia, in carica dal 2020 al 2022, comunica via pec di affidare i ruoli relativi alle annualità 2016, 2018 e 2019 sulla scorta «di quanto reperito nel database dell’applicativo Concilia», ma non per il 2017 in quanto i relativi flussi «non erano presenti» e di «non aver mai avuto evidenza o conoscenza del materiale cartaceo afferente, eventualmente esistente».

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Anche l’Agropoli Cilento Servizi, subentrata nel 2018 nella gestione, comunica di non aver mai ricevuto nulla relativamente al 2017, segnalando però un improprio prelievo nel marzo 2021, da parte di un ingegnere la cui identità non viene rivelata, del software Maggioli appositamente utilizzato dalla società. 
 

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