Muore dopo due interventi alla testa, indagati 5 medici

L'ipotesi di reato è omicidio colposo. Tra lunedì e martedì l'incarico al medico legale per l'autopsia

L'ospedale di Nocera Inferiore
L'ospedale di Nocera Inferiore
di Nicola Sorrentino
Sabato 10 Febbraio 2024, 12:19
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Sono 5 i medici indagati dalla procura di Nocera Inferiore per la morte di A.A. , 41enne di Eboli, deceduta giorni fa all'ospedale Umberto I. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.

Con l'inizio della prossima settimana il sostituto procuratore incaricato del fascicolo, conferirà incarico al medico legale per l'autopsia, in ragione della denuncia presentata dalla famiglia. La donna era stata operata per la rimozione di un tumore. Stando al racconto dei familiari - la querela ha condotto al sequestro della cartella clinica - la paziente lamentava da tempo dei dolori alla testa. Con il trascorrere del tempo, i disagi erano diventati sempre più pressanti, al punto che neanche i farmaci avevano prodotto effetto. Da un esame più approfondito effettuato all'ospedale di Eboli, era poi emerso il responso sulla presenza di una massa tumorale.

Un tumore benigno, secondo accertamenti più approfonditi, svolti nei giorni a venire.

Dall'ospedale di Eboli fu raccomandato alla donna di recarsi a Nocera Inferiore, che decise per l'intervento finalizzato alla rimozione del tumore. Un intervento non rischioso, secondo valutazioni fatte dai medici. Dopo l'intervento la 41enne fu trasferita in Rianimazione, in ragione del delicato intervento appena subito. Due giorni dopo - avrebbe dovuto restarci solo 24 ore - fu tuttavia operata d'urgenza per un edema cerebrale.

La situazione sarebbe precipitata con il trascorrere delle ore, con le condizioni della donna peggiorate in ragione di alcune complicanze che ne avrebbero poi determinato il decesso. La famiglia ha deciso di denunciare quanto accaduto, chiedendo la verità sulla morte del parente. L'autopsia chiarirà quanto accaduto, individuando la causa del decesso e valutando, contemporaneamente, se l'operato dei sanitari abbia rispettato le linee guida previste per quei due tipi di intervento, oltre che per la patologia individuata nel paziente. 

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