Nadia e Ruba, licenza media
dopo la fuga dagli orrori della guerra

Nadia e Ruba, licenza media dopo la fuga dagli orrori della guerra
di Katiuscia Stio
Mercoledì 24 Giugno 2020, 06:15 - Ultimo agg. 08:32
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Ruba e Nadia promosse a pieni voti. La comunità di Ottati si congratula con le sue due «figlie» che con tenacia, volontà e sacrificio hanno ottenuto la licenza media presso l’Istituto Comprensivo Matteo Ripa con sede a Eboli del Centro provinciale istruzione adulti di Salerno.

Nadia, 27 anni, ha tre bambini piccoli e con il marito è arrivata dal Marocco nel piccolo paese alle pendici del monte Panormo ad agosto del 2017, durante la loro fuga dalla Libia le hanno ucciso un bambino. Ruba, 25 anni, due bambini e incinta al quarto mese, insieme al marito dalla Siria, arriva nel gennaio 2019. «Gli occhi lucenti di chi ha sofferto a lasciare la propria terra per migliorarsi. Il sorriso splendente di chi ce l’ha fatta! Complimenti a Ruba e Nadia per il traguardo raggiunto a pieni voti. Che sia il primo di una lunga serie!»: sono le parole del sindaco di Ottati, Elio Guadagno che a nome dell’intera comunità gioisce per le due giovani donne.

Sono cinque le famiglie che Ottati ha accolto grazie al progetto Sprar del comune gestito dal Consorzio La Rada. «Sono persone veramente fantastiche - sottolinea il sindaco - abbiamo avuto la fortuna di accogliere persone perbene che si sono integrate e che hanno da subito mostrato grande riconoscenza per questa nuova opportunità, una vita migliore per loro e i propri figli».

La determinazione di queste due giovani donne rende il loro percorso straordinario soprattutto se si pensa che Nadia, proveniente da un piccolo villaggio marocchino, non ha mai studiato, è partita da zero, spinta da una grande voglia di riscatto. «Io voglio studiare!» ripeteva spesso e tutte le volte che la fatica si faceva sentire. Ruba, diplomata al Conservatorio, con grandi capacità empatiche e cognitive ha dato grande prova di sé in un contesto completamente nuovo. «Tra le due è nata una sana competizione che ha permesso ad entrambe di non mollare mai - racconta la coordinatrice de La Rada Claudia Mitidieri - Eboli non è propriamente dietro l’angolo per chi viene da Ottati. Hanno tre volte a settimana preso l’autobus, dovuto gestire i cinque bimbi piccoli, poi l’emergenza covid-19 le ha portate ad adattarsi alla Dad, già difficile in sé».
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