Barbone per forza: lo aiutano
gli ex compagni di liceo a Scafati

Barbone per forza: lo aiutano gli ex compagni di liceo a Scafati
di Daniela Faiella
Martedì 5 Marzo 2019, 17:19
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E’ stato riconosciuto dagli occhi chiari, che spiccavano sul volto contratto e sofferente, nascosto dalla barba bianca incolta e da un vecchio cappello scuro. Smagrito, sguardo perso nel vuoto, ridotto ad una vita da barbone. Tonino, 56 anni, era in via Roma a Pompei quando un avvocato di Scafati scafatese, qualche giorno fa, lo ha notato appoggiato al muretto del campanile e lo ha fermato, riconoscendo in lui un vecchio compagno di scuola.

Quell’uomo aveva una vita normale allora. Figlio di un medico e di un’insegnante, viveva a Boscoreale ma frequentava il liceo scientifico a Scafati, dove tuttora lo si vede spesso girovagare, senza meta e senza compagnia. Ha ancora una casa nel comune vesuviano, in un condominio non molto lontano dal centro, ma da tempo gli hanno staccato luce, gas e acqua; un appartamento diventato negli anni un ricettacolo di rifiuti di ogni genere, di scatolette di tonno vuote, lattine e bottiglie sparpagliate ovunque.

Tonino vive ormai in strada. E’ una persona sola, costretta a chiedere l’elemosina o un tozzo di pane per sopravvivere. Una persona che ha bisogno di aiuto perché non sta bene. Sono già alcuni giorni che proprio dal centro dell’Agro è partita una gara di solidarietà per dargli una mano. Sono i suoi ex compagni del liceo che hanno deciso di attivarsi per far si che Tonino riceva l’assistenza che merita. E’ stato l’avvocato scafatese che lo aveva riconosciuto a Pompei a lanciare subito un appello su facebook, chiedendo una mano per quell’amico del liceo in difficoltà.

Il professionista scafatese, quel giorno, aveva anche dato un passaggio a casa a Tonino, scoprendo il dramma di una persona finita in disgrazia. In molti hanno risposto alla richiesta di aiuto lanciata sui social. C’è chi ha portato cibo a casa di Tonino, chi ha raccolto dei soldi per darglieli. Ma tutto questo non basta. «Tonino non sta bene - dice Stefania Ambruoso, una delle sue compagne di classe del liceo, oggi docente dell’istituto comprensivo Anardi - Ha dei problemi seri. Ha sofferto tanto nella vita, sprofondando in uno stato di abbandono totale. Va aiutato, quindi, da persone competenti che se ne prendano cura, per permettergli di ritrovare un equilibrio. Noi faremo tutto quanto sarà possibile per aiutarlo ma le istituzioni hanno il dovere di intervenire, e presto».

L’avvocato scafatese ha già contattato i servizi sociali del comune di Boscoreale per segnalare il caso del 56enne e sperare riceva l’assistenza che merita. Intanto Tonino continua a girovagare senza meta, ad elemosinare qualche spicciolo per comprare un pezzo di pane. Sabato scorso era il suo compleanno: Il suo amico avvocato era riuscito a convincerlo a seguirlo nella casa di San Francesco, dove sarebbe stato ospitato grazie alla disponibilità di don Peppino De Luca, sempre vicino alle persone bisognose, ma in quella struttura Tonino è rimasto solo pochi minuti, decidendo di andare via, di tornare in strada, solo, lontano da tutti e da tutto.
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