Omicidio Autuori, racket trasporti:
assolto uno dei presunti killer

Omicidio Autuori, racket trasporti: assolto uno dei presunti killer
di Angela Trocini
Mercoledì 17 Marzo 2021, 06:45 - Ultimo agg. 09:55
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Condannati a 150 anni di carcere complessivi i cinque imputati dell’omicidio dell’autotrasportatore picentino Aldo Autuori, ucciso ad agosto 2015 a Pontecagnano Faiano. Il gup del Tribunale di Salerno, Carla Di Filippo, al termine del rito abbreviato, ha condannato a 30 anni di carcere ciascuno Francesco Mogavero (difeso dagli avvocati Massimo Torre e Paolo Toscano) ed Enrico Bisogni (difeso dagli avvocati Luigi Gargiulo e Raffaele Francese), entrambi ritenuti mandanti dell’esecuzione delittuosa; Luigi Di Martino (difeso dagli avvocati Dario Vanvitiello ed Antonio Garofalo) che avrebbe svolto il ruolo di intermediario con Francesco Mallardo (difeso dall’avvocato Gianpaolo Schettino) e Stefano Cecere (difeso dagli avvocati Paolo Trofino e Sergio Aruta), anche loro condannati così come richiesto dai pm antimafia Marco Colamonici e Rocco Alfano.

È stato assolto, per non aver commesso il fatto, Gennaro Trambarulo, difeso dall’avvocato Francesco Foreste, (era indagato a piede libero in quanto era stata respinta la richiesta di misura cautelare), ritenuto uno dei due killer (l’altro, Antonio Tesone, è già stato rinviato a giudizio avendo scelto il rito ordinario) e per il quale i pm avevano comunque chiesto la condanna.

Inoltre Mogavero, Bisogni, Di Martino, Mallardo e Cecere (che, dopo l’espiazione della pena, dovranno scontare la libertà vigilata per tre anni, oltre le pene accessorie) sono stati condannati anche al risarcimento delle costituite parti civili (la vedova, che fu colpita da una scheggia ad un polpaccio, i figli ed i fratelli della vittima) da quantificare e liquidare in separato giudizio civile.

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