Pagani, il bilancio finisce sott'accusa:
«Deferito il Comune inadempiente»

Pagani, il bilancio finisce sott'accusa: «Deferito il Comune inadempiente»
di Aldo Padovano
Giovedì 7 Maggio 2020, 14:00
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La Corte dei Conti intima al Comune di Pagani di inviare entro le 12 di venerdì 8 maggio documentazioni e relazioni sula gestione contabile dell'ente. Entro la stessa data, anche il prefetto di Salerno Francesco Russo dovrà inviare una relazione sulle procedure da avviare per lo scioglimento del consiglio comunale. La magistratura contabile partenopea torna all'interno degli uffici di Palazzo San Carlo per approfondire tutta la vicenda legata alla gestione contabile dell'ente paganese. In particolare si richiede al Comune, cioè ai commissari e al collegio dei revisori dei conti, di inviare entro le 12 di domani tutta la documentazione relativa ad una lunga serie di criticità evidenziate dalla Corte dei Conti, ovvero: l'approvazione del bilancio di previsione 20192021 nonostante la mancata approvazione del rendiconto di gestione 2018 e del bilancio 2018 dell'azienda speciale Pagani Ambiente; la dichiarazione di dissesto finanziario, approvata dal consiglio comunale con delibera numero 62 del 10 settembre 2019.

Nella missiva giunta nei giorni scorsi a Palazzo San Carlo, il presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei conti per la Campania, Fulvio Maria Longavita, deferisce il Comune inadempiente, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 148 bis del TUEL, a seguito della mancata presentazione del rendiconto 2018 ed evidenzia quanto «l'incuria dello squilibrio strutturale della complessiva decisione di bilancio, palesata dalla mancata approvazione del rendiconto 2018 e dalla approvazione al buio del bilancio di previsione 20192021, sono gravi scostamenti rispetto all'esigenza sistemica unitaria dell'ordinamento e, soprattutto, una negazione del legame fiduciario che caratterizza il mandato elettorale e la rappresentanza democratica degli eletti». La persistente inadempienza degli amministratori e funzionari paganesi, quindi, doveva essere sanzionata attraverso «la nomina di un commissario ad acta per l'approvazione del rendiconto in sostituzione dell'ente inadempiente», oltre allo scioglimento del consiglio comunale stesso. Su quest'ultimo punto, viene tirato in ballo anche il prefetto Russo, il quale viene sollecitato ad inviare una relazione «in merito alle eventuali iniziative, di competenza del prefetto di Salerno» relative al comma 2 bis dell'articolo 227 del Tuel, ovvero lo scioglimento del consiglio comunale per mancata approvazione del rendiconto di gestione entro il 30 aprile dell'anno successivo, e del comma 2 dell'articolo 141 del Testo unico degli enti locali, ossia la nomina di un commissario ad acta per l'approvazione del rendiconto e l'avvio delle procedure per lo scioglimento del consiglio comunale inadempiente. La Prefettura di Salerno è già al lavoro sull'istruttoria, in modo tale da fornire entro domani le documentazioni richieste alla Corte dei Conti. Stesso discorso anche per la triade commissariale del Comune di Pagani, che ha già dato mandato ai funzionari dell'ente di redigere e terminare la documentazione richiesta dalla magistratura contabile partenopea entro la prima mattinata di domani.
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