Pd, Richetti lascia Martina:
ha preferito il «re delle fritture»

Pd, Richetti lascia Martina: ha preferito il «re delle fritture»
di Carlo Porcaro
Venerdì 22 Febbraio 2019, 10:30
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A una settimana dalle primarie del 3 marzo nel Pd scoppia l'ormai consueto caso Campania, Salerno per la precisione. A destare scalpore ed un mare di polemiche è stata la nota vocale su whatsapp di Matteo Richetti in cui il senatore dem ha puntato il dito contro il candidato segretario Maurizio Martina per aver tolto spazio al suo gruppo nelle liste per l'Assemblea inserendo i renziani e nello specifico i nomi appaltati al governatore Vincenzo De Luca: «Martina può andare a cagare», ha detto Richetti sentenziando: «Per me la mozione è finita». Parole forti e sortita fragorosa come già accaduto in altra occasione in cui Richetti a Napoli criticò fortemente il suo leader Matteo Renzi. Insomma, ha una certa dimestichezza con i fuori-onda che tanto fuori-onda non sono.
 
Una volta diffuso l'audio, il senatore ha provato a correggere il tiro (è stato uno sfogo) confermando però tutti i suoi dubbi sulla matrice di numerose candidature: «In alcune regioni le liste non mi piacciono per niente. Abbiamo fatto 170 Comitati e in alcuni casi siamo stati ignorati e mortificati». Richetti ha criticato le liste in Sicilia, Toscana, Lombardia, Calabria ed appunto nel salernitano dove sono candidati per l'Assemblea ci sono diversi fedelissimi del governatore come Angelica Saggese, Francesco Picarone e, soprattutto, Franco Alfieri (ex sindaco di Agropoli e delegato Agricoltura per il presidente della Regione) diventato famoso come re delle fritture epiteto usato dallo stesso De Luca con tono scherzoso durante un incontro sul referendum costituzionale da cui scaturì un'inchiesta poi finita nel nulla. Sta di fatto che il peso specifico dell'ex sindaco di Salerno nella sua zona è notevole e sarà determinante: ha portato non a caso Martina al 51 per cento nei risultati dei circoli e punta su Leo Annunziata come segretario regionale. L'alleanza siglata al Sud da parte dell'ex ministro dell'Agricoltura con personalità cariche di consensi ha generato malumori. Richetti ha messo sul banco degli imputati invece altri big quali Davide Faraone in Sicilia e in Calabria e Luca Lotti in Toscana, accusati di aver monopolizzato i posti: «Noi lì non tocchiamo palla». Un modo, secondo alcuni, di mettere la mani avanti rispetto all'orientamento che vedrebbe in vantaggio l'altro candidato segretario Nicola Zingaretti.

«È tutto chiarito tra noi. L'impegno che abbiamo davanti è troppo grande per polemiche interne e rivendicazioni personali. Questa destra sta mandando a sbattere l'Italia e noi non possiamo consentirlo», ha tagliato corto Martina che in serata è stato propri a Salerno accompagnato da Piero De Luca dove ha incontrato una decina di sindaci e amministratori locali.

Ha derubricato a mero gossip la polemica sull'audio Zingaretti. «Questo è un classico esempio delle cose che non dovrebbero accadere. O la politica è un impegno etico e morale per come creare lavoro, rafforzare la scuola, l'università, dare una prospettiva ai giovani e il rapporto tra la politica e il Paese si basa su questo, oppure la politica muore», ha sbottato il presidente della Regione Lazio. «Quando diventa come in questo caso gossip o furbizia si dà l'idea di una politica non bella, quindi non posso che essere infastidito da quella che è oggettivamente una brutta deriva», ha aggiunto invocando un cambiamento di rotta nel Pd anche nell'atteggiamento con cui si pone dinanzi all'opinione pubblica.

La questione liste ha reso complesse anche le ultime sedute della Commissione congresso, che ieri ha deciso che sulle schede per i gazebo del 3 marzo ci saranno soltanto i nomi dei candidati a segretario e non quelli dei candidati in lista collegati alle tre mozioni. Trovato infine l'accordo per un confronto televisivo che rischiava di saltare. I rappresentanti delle mozioni hanno infatti formalizzato l'ok al faccia a faccia, che vedeva la mozione Zingaretti più «fredda» sino a poche ore fa rispetto a Martina e Giachetti (che viaggia in ticket con Anna Ascani). Il confronto si terrà su Sky la prossima settimana (da decidere se mercoledì, giovedì o venerdì) alle 21 e le regole saranno le stesse dei precedenti confronti sempre su Sky.
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