Pestaggi in caserma: archiviata
l'inchiesta sul capitano Cappelluti

Pestaggi in caserma: archiviata l'inchiesta sul capitano Cappelluti
di Daniela Faiella
Lunedì 11 Febbraio 2019, 13:30 - Ultimo agg. 14:09
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Esce ufficialmente dall’inchiesta sui presunti pestaggi nelle caserme della Lunigiana il capitano Saverio Cappelluti, comandante della tenenza dei carabinieri di Scafati dal 2012 al 2017. È quanto emerge dal decreto di archiviazione firmato nei giorni scorsi dal gip del tribunale di Massa Giovanni Maddaleni, che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore generale di Genova Luigi Lenuzza, perché il fatto non sussiste. Saverio Cappelluti, comandante della compagnia di Pontremoli all’epoca dei fatti, era stato indagato nell’ottobre del 2017, con il tenente colonnello Valerio Liberatori, ex comandante provinciale; entrambi accusati di aver aiutato un brigadiere dei carabinieri, oggetto di indagini per i pestaggi, a evitare di essere intercettato durante i servizi di pattugliamento, essendo a conoscenza del fatto che nella vettura dell’Arma fossero state piazzate delle cimici su disposizione dell’autorità giudiziaria. Proprio a tale scopo, secondo l’accusa, i due ufficiali, ciascuno per la propria competenza, avevano affiancato colleghi più alti in grado al brigadiere per evitare che quest’ultimo fosse capo pattuglia. Nel corso delle indagini la posizione dei due ufficiali era stata stralciata rispetto al filone principale dell’inchiesta. Nei loro confronti il pubblico ministero Alessia Iacopini aveva inizialmente chiesto l’archiviazione per particolare tenuità dell’offesa ma i difensori dei due indagati avevano chiesto alla Procura di Genova di avocare a sé il fascicolo. Qualche giorno fa, l’archiviazione per infondatezza della notizia di reato, disposta dal gip Maddaleni.

«L'ordine di affiancamento - si legge nell'ordinanza - non era oggettivamente idoneo ad aiutare (il sottufficiale indagato) in relazione alle ipotesi di reato per le quali era indagato». Cappelluti e Liberatori agirono, inoltre, nella convinzione dell’adempimento di un dovere, ovvero impedire che i reati (del sottufficiale indagato) fossero portati a conseguenze ulteriori. Per l’ex comandante della tenenza di Scafati, il cui nome ricorda importanti operazioni messe a segno nella città dell’Agro contro il malaffare, è stata la fine di un incubo.
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