Racket dei migranti africani:
l'elemosina ai market nelle tasche dei «capi»

Racket dei migranti africani: l'elemosina ai market nelle tasche dei «capi»
di Paolo Panaro
Giovedì 15 Ottobre 2020, 06:40 - Ultimo agg. 10:41
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Racket dei profughi che chiedono denaro ai clienti dei supermercati, spesso con violenza, e non indossano la mascherina anti Covid-19. Gli stranieri sono accalcati ogni giorno dinanzi i supermercati di Battipaglia ed Eboli ed ossessionano ogni cliente che varca la soglia delle rivendite e dei discount chiedendo denaro. Un euro o almeno cinquanta centesimi per cliente e in cambio magari lo accompagnano con le buste della spesa all’auto. Guadagnano almeno 60, 70 euro al giorno ma il sabato tale somma può anche raddoppiare e spesso raggiungono i 200 euro. «Veniamo dall’hinterland napoletano - dice Shaid, nord africano che staziona dinanzi un supermercato di Battipaglia - c’è un capo a cui consegniamo la maggior parte del denaro che raccogliamo. Qualche euro lo teniamo per noi».

Un’organizzazione ben radicata che presidia con i suoi uomini la maggior parte dei supermercati a Battipaglia ed Eboli e in altri comuni limitrofi, per farsi consegnare denaro dai clienti che infastiditi sborsano anche più di un euro pur di non ritrovarsi le auto, lasciate nei parcheggi dei supermercati, danneggiate.

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