Rifiuti, si prepara lo scarico
«La Piana farà le barricate»

Rifiuti, si prepara lo scarico «La Piana farà le barricate»
di Margherita Siani e Pasquale Sorrentino
Martedì 22 Febbraio 2022, 08:11
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Dalla mezzanotte tra domenica e lunedì la Martine A è a poche centinaia di metri dal porto di Salerno, in rada e quindi in attesa del via libera all'ingresso nello scalo e allo scarico del suo carico. Si tratta dei 213 container di rifiuti partiti da Sousse, gli oramai famigerati container al centro di un intrigo internazionale. Secondo numerose indiscrezioni lo scarico dovrebbe avvenire domani intorno alle 10, dopo di che - stando al programma stilato dalla Regione - i rifiuti saranno trasportati al centro militare di Persano, nel comune di Serre, per essere caratterizzati e poi parcheggiati per un tempo determinato prima del trasferimento e smaltimento in un'altra regione. Il programma stilato dalla Regione - dopo un accordo con i governi tunisino e italiano - però non è stato accettato nè dalla Sra, l'azienda esportatrice dei rifiuti, nè dalla popolazione di Serre e della Piana del Sele. Ieri sera si è tenuto, a Serre, un consiglio monotematico sul caso. Il sindaco Franco Mennella ribadisce che «faremo di tutto, dal punto di vista politico e non solo, per evitare che arrivino questi rifiuti. Lo faremo in modo pacifico ma fermo. Si tratta di un grave danno all'ambiente ma anche al brand del nostro territorio, del quale si dovrebbe parlare per cose belle e non ancora una volta per l'immondizia».



Mennella rimarca di essere stato quasi minacciato politicamente. «Mi è stato fatto capire che non devo schierarmi contro una parte politica, ma io sono solo da una parte, quella dei miei cittadini». Gli stessi cittadini che dall'alba saranno presenti in prossimità dei due ingressi che danno accesso al Comprensorio militare di Persano per costituire dei presidi permanenti. «Il mio appello - aggiunge il sindaco - è rivolto a tutti i cittadini di Serre e della Piana del Sele a partecipare a questa importante e vitale battaglia per la tutela e la salvaguardia dell'ambiente». Anche la Sra continua la sua protesta e soprattutto rimarca le sue richieste. «Non abbiamo avuto riscontro - si legge in una missiva inviata ai ministeri e alla Regione - delle nostre richieste e quindi le ribadiamo: vogliamo per diritto partecipare all'apertura dei sigilli dei container e partecipare con un nostro tecnico alle analisi». Altro dubbio poi arriva da chi, per prima in Italia, ha lanciato l'allarme dei rifiuti partiti da Polla e sequestrati in Tunisia, la consigliera regionale Maria Muscarà. «Dalla Campania, nel maggio del 2020, sono partiti in direzione Tunisia 282 container. Oggi, dopo essere rimasti in sosta per quasi due anni e senza vigilanza nel porto di Sousse pare che, oltre ai 70 già sbarcati, siano 213 i container che stanno facendo ritorno nel porto di Salerno. Praticamente uno in più. È assolutamente da prendere in dovuta considerazione la richiesta della Sra, su cui è stata aperta un'inchiesta, a provvedere a fare una caratterizzazione del contenuto dei container. Operazione che ritengo vada fatta da tecnici dell'Arpac e della Regione Campania, sotto la supervisione della magistratura».

Sui rifiuti in arrivo a Persano sono intervenuti anche due politici di Forza Italia. L'eurodeputata Isabella Adinolfi punta il dito contro il governatore Vincenzo De Luca. «Come si può immaginare di stoccare i rifiuti provenienti dalla Tunisia a ridosso di un'area naturalistica Wwf di rilevanza internazionale? Nessun rispetto dalla Regione per un territorio e i suoi cittadini. Sono aree che meriterebbero attenzioni diverse e, invece, si trovano quasi sempre a pagare per i disastri altrui. La non classificazione dei rifiuti ci preoccupa ulteriormente perché potrebbe trattarsi di materiale pericoloso e, quindi, ancora più nocivo per un territorio a vocazione ambientale e agricola». Nei giorni scorsi era intervenuto anche il consigliere provinciale dello stesso partito, Giuseppe Ruberto. «La Provincia, purtroppo, torna centrale per una situazione non certo felice. Credo che il presidente Michele Strianese debba compiere un atto di grande coraggio, politico ed istituzionale, chiedendo alla Regione Campania di rivedere la decisione di inviare a Serre i rifiuti».
 

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