Salerno, il Comune si tinge di giallo e ospita le foto di Cerzosimo

La mostra di Cerzosimo dedicata a iraniane ed afgane per l'otto marzo

La donna in giallo di Armando Cerzosimo nella mostra allestita al Comune di Salerno
La donna in giallo di Armando Cerzosimo nella mostra allestita al Comune di Salerno
Martedì 7 Marzo 2023, 17:24
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Sono le donne delle terre d’Oriente, delle Mille e una notte, «dove i profumi rallegravano l'anima. E gli sguardi corteggiavano gli sguardi. E spingevano alla gioia. E i santi incontravano i peccatori. E ciascuno era felice della propria follia... Quanto sei bella pietra sumera, il tuo cuore ancora batte per Gilgamesh». La Festa della Donna sarà a loro dedicata. Salerno aderisce, infatti, alla proposta di Anci e dedica le iniziative in programma per l’8 marzo alla condizione femminile in Afghanistan e Iran, esprimendo solidarietà e vicinanza alle donne di quei paesi condannando fermamente l’operato dei governi talebano e afghano affinché tutte le violenze in atto abbiano fine. La giornata della donna vuole infatti essere un momento dedicato al perseguimento della parità e dei diritti, elementi purtroppo non ancora scontati e rispetto ai quali è ancora necessario manifestare e combattere, in Italia e a maggior ragione in quei paesi in cui la lotta per i diritti è storia recente.

Per questo il Comune di Salerno si tinge di giallo ed ospita il progetto fotografico di Armando Cerzosimo intitolato «Perchè non io?».  Oggi, alle ore 18 a Palazzo di Città, la vice sindaca ed assessora alle pari opportunità, Paky Memoli, inaugurerà la mostra insieme all'autore, che ha interpretato in quattro immagini il tema dettato dall’Anci per la festa della Donna. «Questa mostra - dice Memoli - esprime una ferma condanna nei confronti delle repressioni violente, sostegno e rispetto dei diritti umani, a partire dall’uguaglianza tra uomini e donne e dalla libertà d’espressione. Lotta in difesa della democrazia e della pace. La fotografia è verità, la fotografia non sa mentire. Guardando queste foto vediamo i sentimenti delle donne afghane attraverso il loro sguardo, specchio delle loro anime colme d’ombra».
 

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