Presentazione libro Quagliariello annullata a Salerno, il sindaco: «La nostra è una città accogliente»

«Non posso fare in modo che qualche improvvida dichiarazione di qualche consigliere comunale susciti una serie di baraonde» ha aggiunto il primo cittadino

La polemica sulla presentazione del libro di Quagliariello
La polemica sulla presentazione del libro di Quagliariello
Giovedì 29 Giugno 2023, 12:36 - Ultimo agg. 30 Giugno, 12:56
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«Salerno è una città accogliente, democratica, aperta. L'altro giorno abbiamo accolto 178 naufraghi sulla banchina del porto. La nostra città, dal punto di vista culturale, è in pieno fermento con tante iniziative culturali come il Festival della Letteratura da poco conclusosi. C'è un dibattito ampio dal punto di vista della letteratura e della cultura. Non sono intervenuto in questa polemica che mi sembra inutile e costruita ad arte. Non entro nel merito del libri che devono essere presentati o meno. Né posso fare in modo che qualche improvvida dichiarazione di qualche consigliere comunale susciti una serie di baraonde delle quali io francamente non intendo occuparmi. La città di Salerno ha una sua autorevolissima e forte identità».

Così il sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, a margine della presentazione del centro diurno integrato “S. Matteo”, struttura socio-sanitaria semiresidenziale per demenze/Alzheimer, ha risposto ai giornalisti in merito alla polemica dei giorni scorsi sul libro dell'ex ministro Gaetano Quagliariello «Scusa papà ma tifo Napoli» (Rubettino editore).

Il volume doveva essere presentato oggi alla Pinacoteca provinciale ma gli organizzatori, dopo un polemica serpeggiata sui social, hanno deciso di non venire più a Salerno. Il tutto era nato da un post di un consigliere comunale di minoranza, Roberto Celano, il quale sosteneva che «la presentazione di questo libro a Salerno, a pochi passi dal luogo in cui» nacque «la Salernitana, presso la sede della Pinanoteca Provinciale, sia assolutamente inopportuna e possa essere percepito come una provocazione dai tifosi della Salernitana».

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Salerno, ha ribadito il sindaco, ha una «forte identità dichiarata che non va difesa con azioni strumentali. Siamo una città tollerante.

Sentiamo tutti. Accogliamo tutti. Se poi c'è qualcuno che non ritiene di riconoscersi in tutto questo, libero di farlo».

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