Francesca salva il fratellino malato grazie al dono del suo midollo osseo

La ventenne di Nocera diventa ambasciatrice di solidarietà

I protagonisti della storia
I protagonisti della storia
di Rossella Liguori
Lunedì 12 Giugno 2023, 08:32
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A volte il coraggio è anche viaggiare nel mondo con un bagaglio: quello del dare. E camminare un passo dopo l'altro guardandosi intorno, incrociando lo sguardo dei compagni di viaggio. Così Francesca Ambrosio, che ha condiviso la sua strada prima col fratello, poi con tanti altri bambini. Lei, 20 anni, di Nocera Inferiore, ha donato il midollo osseo al fratellino, Umberto Daniel, di 12 anni; oggi è una vera ambasciatrice del messaggio universale della donazione, ed è diventata anche un po' un angelo dei reparti di pediatria dell'Agro sarnese nocerino portando regali per alleviare la solitudine dei ricoveri, la noia e la tensione tra i corridoi delle corsie. Ed ecco spuntare nei reparti Tv e videogiochi. La scorsa mattina al Martiri del Villa Malta di Sarno tra la gioia dei piccoli ricoverati.

Il suo viaggio è iniziato alcuni mesi fa. A Daniel viene diagnosticata una malattia rara, la citopenia refrattaria. Prima il ricovero al Bambino Gesù di Roma, poi la ricerca di una compatibilità.

Il legame tra un fratello ed una sorella, un risultato del 100% compatibile e tutto il resto, poi, lo ha fatto l'amore: «Glielo dono io». «Nei giorni precedenti al trapianto - spiega Francesca anche attraverso i social - vengono somministrati al donatore dei fattori di crescita che aumentano la produzione di cellule staminali nel midollo osseo. Non potete immaginare la felicità nel vedere le prime cellule che riempivano la sacca. Nella sfortuna abbiamo avuto la fortuna che io e mio fratello risultassimo compatibili, ma tantissimi bambini non trovano un donatore». Per Francesca un passo fatto di futuro, per Daniel una rinascita. Da quel momento il giro itinerante nelle vite degli altri e per gli altri. Francesca ha iniziato a sensibilizzare attraverso i social e nelle piazze, a diffondere il messaggio dell'importanza di donare sangue, piastrine, plasma ed effettuare la tipizzazione.

Ha avviato anche una raccolta fondi per le pediatrie dell'Agro e non solo. «Da ottobre la mia vita e quella della mia famiglia sono cambiate radicalmente. Il mio fratellino si è ritrovato catapultato in una difficile realtà che lo ha costretto a passare mesi in un lettino dell'ospedale. A far compagnia ad Umby e a tanti altri bambini è stata una Play Station, un mega schermo che utilizzano per giocare e guardare film. Ed è così che con l'aiuto di tante persone li abbiamo acquistati per i bimbi degli ospedali dell'Agro, per rendere più leggere le giornate di tanti piccoli supereroi che improvvisamente non possono più vivere la nostra tanto odiata normalità».

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Dopo l'Umberto I di Nocera Inferiore, i doni sono arrivati a Sarno, nel reparto diretto dal dottor Gianluigi Palamone. «Un bellissimo dono perfetto per l'utilizzo da parte dei nostri pazienti durante la degenza. Dono tanto più prezioso perché viene dall'iniziativa di Francesca che avendo donato il proprio midollo osseo al fratellino, guarito grazie a lei, ha conosciuto i reparti di pediatria comprendendo la gioia che una simile dotazione sa dare ai bambini durante il ricovero. Ha coinvolto i suoi amici in questa prova di spontanea e sincera solidarietà per la quale esprimo gratitudine e commozione a nome di tutto lo staff del reparto». Parole di profonda riconoscenza anche da parte del direttore sanitario, Rocco Calabrese. «È un pensiero di generosità ed anche di empatia. Noi vediamo nei bimbi e nei loro genitori la paura, ma anche le gioie dinanzi a gesti come questo che certamente aiutano e sostengono tutti. Il nostro grazie più sincero perchè è simbolo di vicinanza anche agli operatori sanitari».

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