“Se tutto va bene”, al Delle Arti di Salerno weekend comico con Simone Schettino

L'attore in scena con la vocalist Roberta Nasti

Simone Schettino
Simone Schettino
di Claudia Bonasi
Martedì 10 Gennaio 2023, 07:47
3 Minuti di Lettura

Non più musica ma tante risate. Lo spettacolo «Così fan tutte» delle Ebbanesis (il duo musicale composto da Viviana Cangiano e Serena Pisa), inserito all'interno della stagione teatrale 2022-2023 del Teatro delle Arti di Salerno, in programma sabato 4 (ore 21) e domenica 5 febbraio (ore 18.30) è stato sostituito da quello di Simone Schettino, che andrà in scena con «Se tutto va bene... stiamo uguale a prima», insieme alla vocalist Roberta Nasti (una laurea in canto jazz al conservatorio di Napoli), per la regia di Enzo Liguori.

Il noto comico, cabarettista e regista cinematografico, nato a Castellammare di Stabia, che si autodefinisce ironicamente «fondamentalista napoletano», porta in giro per l'Italia spettacoli autenticamente partenopei, dove la napoletanità prende il sopravvento sulla comicità di base dell'attore, che ha al proprio attivo una ventina di show diversi.

Schettino ha iniziato a fare il comico seriamente, dopo l'esperienza di cabaret con Biagio Izzo nella trasmissione Pirati Show, a fine anni Novanta. Claudio Tortora, patron del Delle Arti e deus ex machina del Premio Charlot, ha ben presto notato questo attore dalla simpatia straordinaria, chiamandolo per animare le serate del suo teatro e dello stesso Premio.

Chi più di Schettino per divertirsi un po' prendendo a bersaglio i vizi (tanti) e le virtù (poche) dell'italiano medio che predica bene e razzola male, che guarda al passato con nostalgia ma dal passato non impara nulla e ripete sempre gli stessi errori? «Se tutto va bene... stiamo uguale a prima» è anche riflessione irriverente sul progresso che non sempre è una cosa positiva se poi, alla fine, ognuno resta uguale a se stesso.

Un pensiero sottolineato anche nelle note di regia dello spettacolo. «Se leggiamo un qualsiasi libro di storia o vediamo un documentario in merito due cose appaiono evidenti, e cioè che nel corso dei secoli tante cose si sono evolute, a cominciare dagli oggetti che ci circondano, mentre da contraltare l'indole e l'animo umano sono rimasti immutati, ragion per cui continuiamo a commettere gli stessi errori anche a distanza di centinaia d'anni. Questo più o meno vale per tutti, dai personaggi potenti, che spesso mettiamo alla sbarra, fino ai comuni mortali che fanno meno notizia ma sbagliano ugualmente. La verità è che ognuno vorrebbe un mondo migliore ma fa ben poco per migliorarsi, facendo prevalere nel suo piccolo il proprio egoismo, giustificando i propri errori e le proprie malefatte con la scusa che, in fondo in fondo, così fan tutti». Ed ecco che, grazie all'ironia di Schettino, si esorcizza a teatro la paura dell'altrui giudizio con una bella risata, un modo per essere indulgenti con se stessi e sopportare (e far sopportare) le proprie debolezze. La prevendita è già aperta al botteghino del teatro.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA