Torna GuitarSciò: a Battipaglia tre giorni dedicati alla chitarra

Dal 7 al 9 luglio, nove concerti e due palchi con musicisti nazionali e internazionali

Andy Timmons
Andy Timmons
di Davide Cerbone
Mercoledì 5 Luglio 2023, 14:02 - Ultimo agg. 18:09
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Una sfida che si regge su sei corde. Anzi, su sessanta. Sono tanti i fili tesi tra Battipaglia e il popolo che vibra al suono delle chitarre, con dieci chitarristi (e sessanta corde, appunto) ad avvicendarsi e incrociarsi in nove concerti, per un tripudio di note e di emozioni.

GuitarSció (www.guitarscio.it), il primo festival del Sud Italia dedicato allo strumento più iconico del rock, replica per il secondo anno consecutivo e affonda così le sue radici più in profondità, nella bucolica cornice della Villa comunale di via Clarizia, nel segno di una continuità che è insieme una scommessa e una promessa. E abbraccia tutto l’arco costituzionale chitarristico. Nei tre giorni della rassegna, andranno in scena su due palchi molti generi diversi tra loro.

«L’idea è quella di far vivere agli spettatori un'esperienza emozionale dal di dentro: capire cosa c'è dietro il mondo della produzione, della liuteria.

Sul palco, rigorosamente suonati dal vivo, tutti i linguaggi della chitarra: acustica, classica, elettrica, lo stile manouche, il jazz, il blues, il funky», spiega Gianluca Lenza, presidente dell’Aps Miusic e direttore di GuitarSció, animato da un amore smisurato per lo strumento protagonista della rassegna.

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Si comincia venerdì 7 luglio con Cyranò Vatel, salernitano con una predilezione per il jazz e il manouche che spianerà la strada ad un altro campano: Marco Sfogli, attuale chitarrista della PFM, figlio d’arte (il papà Corrado ha militato a lungo nella Nuova compagnia di canto Popolare) e noto in tutto il mondo per le sue collaborazioni con il cantante James LaBrie, frontman dei Dream Theater. La chiusura della prima serata è affidata a Philip Sayce, canadese di adozione, che con il suo stile vigoroso maltratta meravigliosamente la sua Stratocaster del '63.

Sabato 8 luglio Lucky darà il benvenuto al pubblico aspettando in una serata dedicata al rock-blues Osvaldo Lo Iacono con Daria Biancardi. A seguire, Davide Pannozzo, considerato uno dei musicisti blues più interessanti del panorama contemporaneo.

Domenica 9 luglio, il gran finale sarà nelle sapienti mani dell’americano Andy Timmons, che numerose riviste specializzate annoverano tra i migliori 20 chitarristi al mondo. Eletto per quattro anni di seguito Musicista dell'anno dal Dallas Observer Music Awards, Timmons riesce a coniugare nel suo fraseggio perizia tecnica e lirismo, virtuosismo ed espressività, trovando quella sintesi che tanti inseguono e pochi sanno realizzare. A scaldare l’atmosfera, prima la chitarra acustica Andrea Valeri e poi l’elettrica del casertano Ciro Manna, tra i primi a credere nel progetto GuitarSció, che all’asso statunitense (Timmons, del resto, è stato ospite nel suo disco “XY” del 2015) “presterà” il batterista, Antonio Muto, e il bassista Daniele Galiero.

Nel corso dell’evento saranno premiati anche Giuseppe Negri e Steve Di Fidio, gli artisti selezionati da Musicoff Young nell’ambito della collaborazione instaurata tra il Festival e il portale musicale. A presentare, direttamente da Rocker Tv, Vj Loqi & Vj Nyva.

Ma intorno ai concerti, che porteranno nella cittadina campana grandi artisti del panorama nazionale e internazionale accanto a talenti del territorio, gli organizzatori hanno realizzato un piccolo ecosistema capace di bastare a sé stesso fatto di masterclass, clinic, showcase, dimostrazioni di strumenti e un’esposizione di oggetti legati al tema dell’evento. Un villaggio della musica, dotato di un’area per mangiare e bere che offrirà anche prodotti tipici locali e di uno spazio per i più piccoli, che dalle 10.30 del mattino fino a tarda sera ospiterà incontri, aperitivi musicali, momenti di intrattenimento e spunti didattici e creativi.

Vista la posizione strategica, tra la costa cilentana e quella amalfitana, il festival nato a Battipaglia si propone come attrattore turistico e culturale per la provincia di Salerno, intercettando spettatori da diverse regioni d’Italia che qui possono perdersi tra le bellezze del patrimonio archeologico e naturalistico (dai templi di Paestum alla Certosa di Padula, dai Monti Alburni ai paesaggi marini), ma vuol essere soprattutto un veicolo per realizzare un cambiamento, con l’ambizioso sogno di diventare un punto di riferimento per tutto il Sud Italia. «Abbiamo voluto sfidare la condizione mentale secondo cui qui al Mezzogiorno non si faccia nulla, il che costringe spesso gli appassionati di musica a spostarsi. Uno status di passività che abbiamo deciso di contrastare in prima persona, organizzando un festival partendo dalla nostra più grande passione», racconta Mario Bove, responsabile della comunicazione di GuitarSció e musicista.

Aspettative che Pietro Cerullo, assessore agli Eventi del Comune di Battipaglia, conferma. «È un evento di alto profilo che dà lustro alla città e va oltre i confini della nostra provincia. Già l’anno scorso ha suscitato un notevole interesse e siamo sicuri che stavolta andrà ancora meglio. Per questo - annuncia Cerullo -, con gli organizzatori siamo già proiettati verso la terza edizione: l’intenzione è quella di istituzionalizzare il GuitarSciò, facendone un’iniziativa stabile».

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