Giffoni: un paese intero adotta Sasha,
tre bimbi piccoli e in attesa del quarto

Giffoni: un paese intero adotta Sasha, tre bimbi piccoli e in attesa del quarto
di Barbara Cangiano
Martedì 29 Marzo 2022, 08:23
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Latte e cornetti per tutti, al bar in piazza. Poi una breve sosta per riposarsi e di corsa a casa a mangiare la pasta al sugo con quella che per i prossimi giorni sarà la loro nuova famiglia allargata. È iniziata così la domenica per Sasha, una donna ucraina incinta e i suoi tre bambini di sette mesi, tre e sei anni. Lei è la moglie di Sergey, un giovane che la famiglia Iuorio conosce da anni. «Ci ha chiamati in lacrime perché avevano distrutto la sua città, Leopoli, e ci ha chiesto di aiutarlo a mettere in salvo la ragazza e i piccoli. Potevamo mai tirarci indietro? Certo che no». A parlare è Antonio, che a Giffoni Valle Piana tutti conoscono come Maradona. Suo fratello Massimo li ha accolti a casa sua, ma a partecipare a questa adozione è tutto il paese. «L'altra sera sono venuti da me per fare una doccia, la mia compagna, che è polacca, ha cucinato per loro e hanno scambiato qualche parola perché le loro lingue sono simili. Poi li ho portati a conoscere mia madre e mia sorella. Insomma, ci daremo da fare insieme per fare in modo che si sentano a loro agio». Sasha è spaesata e spaventata, un po' come lo sono i suoi figli. Negli occhi hanno ancora le immagini delle macerie e dei cadaveri, delle città sventrate e degli aerei che sfrecciano in cielo, tra sirene e colpi di mitragliatrice. «In paese con noi staranno bene - continua Tonino - Faremo in modo da non fare mancare nulla, sperando che piano piano tornino alla normalità e che prima o poi tutto questo dolore possa essere cancellato».


Giffoni si è stretta intorno alla famiglia Iuorio e ognuno, nel suo piccolo, prova a dare il proprio contributo. Il festival di Claudio Gubitosi ha regalato alla mamma in attesa un passeggino, mentre Cristina Pagliarulo e Luisa Manzo, attiviste del gruppo i #ragazzidellaramiera, hanno consegnato abiti, scarpe e un buon gelato offerto da Gaia della gelateria Dolce Brivido. «Chiedo ad ogni giffonese di aiutarci ancora una volta.

Abbiamo bisogno di pannolini, omogeneizzati, latte in polvere, prodotti per l'igiene personale, generi alimentari da mettere in dispensa e tutto ciò che occorre per permettere a questa mamma e a questi bambini di vivere una nuova vita in un luogo accogliente, visto che ora non hanno più nulla», spiega Cristina. I volontari saranno alla Ramiera, uno spazio conquistato grazie alla sensibilità del consigliere comunale Giuseppe Marrandino, questa mattina e domani dalle 10 alle 12.30 e nel pomeriggio dalle 16 alle 20. Debora Lecce, Anna Ler, Marilù Ler, Domenico Cannoniero, Gerardo Grillo, Elena Gornix, Gaia Russo, Marietta Storniello, Viktoria Syta, Teresa Basso, provvederanno a raccogliere tutte le offerte e a portarle a casa Iuorio. «Giffoni ci sta dando prova di enorme generosità - racconta Tonino - Ci ammirano per quello che abbiamo fatto, ma per noi era un atto dovuto. Sergey lo abbiamo visto crescere, per noi è stato come un figlio o un nipote. Non potevamo immaginare di abbandonare la sua famiglia in un momento di così grande difficoltà».

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Ora, sistemate le pratiche burocratiche in Comune, non resta che raggiungere un obiettivo: «Restituire il sorriso a Sasha e ai suoi piccoli e fare in modo che da oggi in poi, gli unici rumori che sentano siano quelli dei cartoni animati», promette Cristina. Il gruppo i #ragazzidellaramiera è particolarmente attivo: «Possiamo contare sul supporto di una psicologa, la dottoressa Francesca Soldivieri, che ieri pomeriggio ha incontrato la famiglia di profughi per un primo colloquio e le nostre collette, grazie alla sensibilità dei residenti, sono sempre molto ricche. Di recente un imprenditore ci ha donato farmaci per oltre quattromila euro da inviare al confine con la Polonia».

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