Una nuova vita. Il 21 aprile è entrata in classe per la prima volta sul territorio italiano. Alla scuola media dell'Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini è stata iscritta nella classe Terza B. Nuovi compagni, nuovi insegnanti, nuovi programmi. Fatta eccezione per la matematica e le materie scientifiche, suoi veri punti di forza. Vitalina Kukhta, profuga ucraina, ha compiuto da pochi giorni 14 anni e il 20 giugno ha sostenuto l'esame finale di licenza media davanti alla commissione di insegnanti che l'ha accolta nel sistema scolastico italiano. Vitalina è scappata dalla furia della guerra in Ucraina a metà aprile. A Leopoli ha lasciato il papà, gli amici e i suoi compagni di scuola. A Salerno Vitalina si è trasferita con la mamma, Christina, e la sorellina più piccola di soli 6 anni. Insieme hanno saputo farsi forza e reagire a mesi difficili. Dopo 4 mesi di guerra con la Russia, la studentessa 14enne riesce a conseguire la licenza media a Salerno. Sua seconda casa.
«Qui a Salerno mi sono sempre trovata bene racconta Vitalina sto bene con i miei compagni di classe e faccio tante cose». Il 20 giugno l'esame finale di terza media con una tesina sull'Ucraina, il suo Paese, la sua cultura. E un riferimento ai vincitori dell'Eurovision 2022, la band dei Kalush Orchestra con la loro canzone Stefania.
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È stata una corsa contro il tempo. Dal 21 aprile a giugno i professori hanno profuso il massimo dei loro sforzi. Grazie alla mediatrice culturale il consiglio di classe si è attivato immediatamente per la redazione di un piano personalizzato. «La nota Miur sulla valutazione degli alunni ucraini del 4 giugno è stata oggetto di attenta riflessione rivela la preside Lenza - Le certificazioni della scuola ucraina pervenute al nostro istituto, insieme alla vivacità intellettuale di Vitalina, hanno convinto tutti che poteva sostenere esame di terza media. Le auguriamo di continuare la sua carriera scolastica con successo, di ritornare nel suo Paese, quando le sarà possibile, con un ricco bagaglio di esperienze di amicizie. Vitalina per la nostra comunità è stata un dono». Il 20 giugno, giorno dell'esame orale, Vitalina ha sorpreso tutti. Persino la sua mediatrice culturale. «È stata sempre spinta da una forte motivazione - ammette la sua guida in questi mesi, Iryna Startsun - facilitata da un clima classe positivo, Vitalina ha espresso se stessa con entusiasmo e scioltezza nonostante il peso della lontananza dal padre e dalla sua terra devastata dalla guerra».