Va a trovare la mamma anziana:
denunciato, finisce in «isolamento»

Va a trovare la mamma anziana: denunciato, finisce in «isolamento»
di Petronilla Carillo
Mercoledì 18 Marzo 2020, 06:15 - Ultimo agg. 08:07
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Gli è stata intimata la permanenza domiciliare con obbligo di isolamento per quattordici giorni. Il tutto per essere andato a trovare la mamma anziana con tanto di giustificazione scritta. Unico neo, mentre percorreva la strada di ritorno con lo scooter, si è fermato un attimo, a pochi metri dalla sua abitazione. Un solo momento. Fermo in strada. Senza neanche scendere dal due ruote. Il destino ha voluto che fosse proprio lo stesso momento in cui è passata una pattuglia dei carabinieri. I militari lo hanno così controllato, condotto in caserma e denunciato per aver «trasgredito agli obblighi all’ordinanza numero 15 del presidente della Regione Campania in merito ad ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemologica da Covid 19». Come pena accessoria, per il malcapitato, l’obbligo di isolamento anche se la persona in questione non ha mai fatto un tampone e non è detto che sia contagiato. Un obbligo, questo, verso il quale il cittadino ha deciso di reagire, opponendo giudiziariamente a quanto accaduto. 

Così ha dato mandato ad un legale di impugnare la denuncia e di procedere non soltanto per chiedere la revoca della stessa ma anche per riavere la propria libertà. Ovvero, non essere trattato da recluso. Secondo quanto disposto, difatti, il denunciato sarà anche sottoposto a controlli di polizia giudiziaria come se fosse in quarantena o, peggio, agli arresti domiciliari. 

Una storia che potrebbe essere, di qui a qualche giorno, ordinaria ma che apre la strada ad un caso giudiziario che potrebbe portare - a breve - ad una serie di impugnazioni dinanzi ad un giudice. Una questione sulla quale gli avvocati stanno confrontandosi tra di loro per capire quale procedura seguire. Tecnicamente, difatti, si tratterebbe di un fermo di polizia giudiziaria a tutti gli effetti che, però, sarebbe stato eseguito in violazione degli stessi diritti costituzionali e delle norme del codice penale, saltando il passaggio obbligato della presentazione dinanzi ad un magistrato per la convalida. Bisogna ora vedere quanto l’ordinanza del governatore De Luca possa avere valenza giuridica dinanzi alle leggi dello Stato e quanto ci sia di reale «tutela della pubblica salute» nella vicenda in questione. Anche perchè, trattandosi di una denuncia penale, al malcapitato deve essere garantito il diritto di difesa.
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