Potrebbe non mettere più piede al Comune di Salerno il dimissionario, ormai ex direttore generale dell’ente Matteo Picardi. Ieri mattina non era in ufficio, avrebbe preso un giorno di ferie. E così potrebbe continuare a fare fino al prossimo 1 maggio, giorno in cui sarà effettivamente libero dall’incarico. L’ufficio, davanti al quale era stata montata un’elegante targa dorata recante nome e qualifica - l’oggetto, almeno fino a ieri, era ancora al suo posto - è rimasto chiuso.
«Non c’è», si limita a replicare chi viene interrogato sull’eventuale presenza del manager a palazzo Guerra. Risposta secca, che non lascia spazio alla conversazione. Come a dire: andiamo avanti come se nulla fosse accaduto. Il cielo è terso ma può rabbuiarsi in un attimo e minacciare tempesta. Che è un po’ il profilo adottato ieri dal sindaco Enzo Napoli che ha stoicamente minimizzato l’accaduto.
«Il direttore Picardi, che ringrazio per l’opera prestata - ricostruisce Napoli - mi ha inviato una cortese lettera di dimissioni irrevocabili, che non gli sono state richieste, è stata una sua iniziativa perché ha ravvisato una difficoltà a contemperare l’attenzione dovuta agli aspetti della macchina comunale con quella dovuta alla gestione di Sistemi Salerno. Ha ritenuto, responsabilmente, di dedicarsi al suo primo incarico».
In realtà, a voler essere pignoli, nella lettera di dimissioni protocollata da Picardi lo scorso 17 aprile - che il sindaco Napoli cita commentando l’accaduto - non c’è traccia dell’irrevocabilità della decisione.
Relativamente alla motivazione ufficiosa dell’addio - l’errore nella compilazione del bilancio del Comune di Salerno che ha fatto andare su tutte le furie il presidente Vincenzo De Luca - Napoli glissa. Non lo ammette e non lo smentisce. Preferisce concentrarsi su valutazioni di merito riguardo il bilancio e il processo di correzione dell’atto.
«L’errore del bilancio è stato un errore prontamente corretto perché c’erano le possibilità di farlo, nel senso che il nostro bilancio era ed è sostenibile, anche in considerazione delle altre voci che sono entrate e che non erano state contemperate - afferma ancora Napoli - da questo punto di vista attenuerei l’attenzione su questo aspetto perché è stata una cosa che abbiamo corretto. Il bilancio di Salerno - aggiunge - è complesso, importante rispetto alle voci economiche che lo compongono e quindi c’era una possibilità di qualche errore che, voglio precisare, non era un falso ma un errore che abbiamo recuperato e sistemato il giorno dopo».
L’orientamento dell’ente, adesso, non è certo sostituire Picardi, non subito almeno. Ai dirigenti del Comune di Salerno, come a tutto il personale, è stata chiesta maggiore attenzione. I dipendenti, i tecnici e lo staff del sindaco sono ora chiamati a fare fronte comune per dare prova di efficacia ed efficienza.
«Si procederà come si procedeva - replica il sindaco a chi gli chiede in che modo si ricomincerà dopo l’addio - non stiamo valutando un sostituto, il corpo dei dirigenti comunali è un corpo che riesce a sostenere tranquillamente la vita dell’amministrazione. Naturalmente faremo una riflessione su se sia il caso di immaginare un nuovo direttore generale oppure lasciare le cose così. Noi - conclude - abbiamo la fortuna di avere un segretario generale di grande prestigio, la dottoressa Menna, che è in grado di sopperire a tutte le difficoltà che eventualmente dovessero sorgere».