Dengue, due casi in Italia. Ministero della Salute: «Non correlati a viaggi in zone endemiche per l'infezione»

Sono stati registrati nel Lazio e in Lombardia. Attivate le procedure di disinfestazione

Dengue, due casi in Italia. Ministero della Salute: «Non correlati a viaggi in zone endemiche per l'infezione»
Dengue, due casi in Italia. Ministero della Salute: «Non correlati a viaggi in zone endemiche per l'infezione»
Martedì 22 Agosto 2023, 19:53 - Ultimo agg. 20:04
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Due casi di Dengue in Italia confermati, uno nel Lazio e l'altro in Lombardia, e non correlati a viaggi in zone endemiche per l'infezione.

Li segnala il Ministero della Salute sottolineando che i due pazienti sono in via di guarigione e sono state attivate tutte le procedure per la profilassi e la disinfestazione dei luoghi coinvolti. Con il supporto dell'Istituto Superiore di Sanità il dicacastero sta monitorando la situazione sul territorio nazionale.

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Dengue in Italia, due casi confermati 

«Per entrambi i casi - aggiunge la nota - il Centro Nazionale Sangue ed il Centro Nazionale Trapianti hanno attivato tutti i provvedimenti necessari per la prevenzione della trasmissione da donazione di sangue ed emocomponenti da donatori potenzialmente viremici asintomatici e le Regioni hanno avviato le misure di monitoraggio e controllo dei vettori nei luoghi frequentati dai casi, come previsto dal Piano Nazionale per la Sorveglianza Prevenzione e Risposta alle Arbovirosi (Pna) 2020-2025, attivo su tutto il territorio italiano.

Proseguono le indagini epidemiologiche ed entomologiche per verificare luoghi di esposizione e le eventuali catene di trasmissione».

Il ministero aggiunge che «i due casi sono stati segnalati all'Ecdc (European Centre for Disease Prevention and Control). Questo evento - sottolinea - si inserisce nel contesto europeo nel quale il virus Dengue è trasmesso tramite la zanzara Aedes albopictus, stabilmente presente ormai in gran parte dell'Europa. Casi autoctoni sono stati identificati recentemente in Francia. Dall'inizio del 2023, in Italia sono stati identificati 79 casi importati, che non differiscono per caratteristiche cliniche e decorso da quelle autoctone».

Così la Dengue

La Dengue - informa l'Istituto superiore di Sanità nel suo approfondimento pubblicato sul suo tito e dedicato a West Nile Virus, Dengue e altre arbovirosi, situazione e prevenzione - è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l'uomo è il principale ospite del virus. Il virus circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni, e in questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. Nell'emisfero occidentale il vettore principale è la zanzara Aedes aegypti, anche se si sono registrati casi trasmessi da Aedes albopictus (cosiddetta 'zanzara tigrè). Negli ultimi decenni, la diffusione della Dengue è aumentata in molte regioni tropicali e focolai di trasmissione locale sono stati confermati in alcuni paesi Europei compresa l'Italia.

Nei paesi dell'emisfero nord, in particolare in Europa, costituisce un pericolo in un'ottica di salute globale, dato che si manifesta soprattutto come malattia di importazione e di salute pubblica per il rischio di trasmissione locale. Le infezioni da virus Dengue sono normalmente lievi, e la maggioranza delle persone che contraggono il virus non sviluppa sintomi. Occasionalmente, tuttavia, il virus può causare una malattia grave che richiede assistenza medica.

I sintomi

La malattia dà luogo a febbre anche molto elevata nell'arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara. La febbre è accompagnata da mal di testa, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall'insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. La diagnosi è normalmente sospettata in base ai sintomi, ma è confermata con esami di laboratorio volti alla ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue. In Italia, sono soggette a sorveglianza speciale Chikungunya, Dengue, Zika, West Nile, Usutu, Encefalite da zecca (Tbe) e le infezioni neuro-invasive da virus Toscana, con il West Nile che al momento risulta il più diffuso.

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