Sviluppata in vitro una molecola che blocca le metastasi al seno

Il gruppo di ricerca dell'Istituto tumori della Romagna
Il gruppo di ricerca dell'Istituto tumori della Romagna
Lunedì 31 Agosto 2020, 21:04
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Riuscire a decifrare il "linguaggio" che intercorre a livello molecolare tra le cellule tumorali e il microambiente che le accoglie è diventato un obiettivo prioritario nel tentativo di bloccare i processi di espansione dei tumori. In questo innovativo filone di ricerca, s'inserisce uno tra gli ultimi e più importanti progetti dell'Istituto tumori della Romagna (Irst). 

Grazie a uno studio iniziato nel 2012 dai ricercatori del Centro di Osteoncologia, Tumori rari e Testa-collo (Cdo-Tr-Tc), insieme al Centro di ricerca statunitense Methodist Hospital Research Institute di Houston (Texas), è stata realizzata in laboratorio, in vitro, tramite tecniche di ingegneria biomedica, una nuova molecola nanotecnologica provvista di un farmaco antitumorale e di un anticorpo che, intervenendo proprio sul microambiente tumorale, potrebbe permettere di trattare il tumore interrompendone la crescita.


«Siamo fiduciosi che questo nuovo prodotto nanotecnologico - spiega il dottor Toni Ibrahim, direttore del CdO-Tr-Tc e direttore ad interim Immunoterapia, Terapia Cellulare Somatica e Centro Risorse Biologiche - possa in futuro portare concreti benefici terapeutici. L'obiettivo che ci poniamo oggi è quello di verificarne la capacità farmacologica e i risultati ottenuti in fase pre-clinica anche nel paziente così da traslarlo, il prima possibile, nei percorsi di cura». In particolare, la nuova molecola è il risultato di una scoperta - il ruolo di una proteina nella diffusione del tumore - avvenuta grazie alla messa a punto di un nuovo modello tridimensionale utile a mimare, in laboratorio, quanto accade nel corpo. 

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