Bonus terzo figlio sperimentale
Il bonus natalità, ossia la decontribuzione per le mamme che hanno da due figli in su, si arricchisce di nuovi paletti. Per le lavoratrici con tre bambini il taglio totale dei contributi sarà attuato in via «sperimentale» e avrà una durata di tre anni. Nella versione iniziale della norma la misura era stata definita strutturale, quindi perpetua. Ma il Tesoro ha deciso di introdurre un nuovo paletto per non appesantire troppo gli impegni del bilancio pubblico nei prossimi anni, già gravati dalla necessità di riconfermare il taglio del cuneo per i redditi fino a 35 mila euro e per il taglio delle aliquote Irpef che andrà rifinanziato già dal prossimo anno. Dunque, per le mamme con tre figli minori di 18 anni, i contributi Inps a carico del lavoratore (pari al 9,19 per cento della retribuzione), andranno ad aumentare in netto in busta paga per i prossimi 36 mesi, o prima se il minore dei tre figli compirà il diciottesimo anno di età. È probabile che la platea delle mamme beneficiarie della decontribuzione, nonostante siano in tutto soltanto 175.500 quelle con tre figli a carico, possa essere ulteriormente limitata introducendo un tetto al reddito. Anche le mamme con due figli avranno diritto alla decontribuzione, ma sarà riconosciuta per un solo anno. Si tratta, insomma, almeno per il momento di un bonus una tantum. Anche l’altra misura inserita nel pacchetto famiglia, e ribattezzata “nidi gratis per il secondo figlio” è in fase di limatura.