Cedolare secca al 26% solo per gli affitti brevi di più appartamenti: salvi i piccoli proprietari

Sabato 28 Ottobre 2023, 12:53 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 10:07 | 2 Minuti di Lettura

Iva sui pannolini, ecco le novità

Ma le tasse aumenteranno anche sui pannolini per bambini e i seggiolini auto. Questi due prodotti, che attualmente beneficiano dell'Iva agevolata al 5%, torneranno infatti ad essere sottoposti all'aliquota ordinaria al 22%. Nell'ultima stesura della manovra si sopprimono infatti due gruppi di beni assoggettati all'Iva agevolata, tra cui assorbenti e tamponi femminili, latte in polvere e appunto pannolini e seggiolini: ma mentre gli assorbenti e il latte in polvere vengono spostati nell'elenco dei beni al 10%, pannolini e seggiolini restano di fatto fuori dalle categorie con l'Iva agevolata. Confermate nell'ultima stesura le modifiche su pensioni e accesso diretto ai conti correnti, modificati in seguito al pressing della Lega. C'è il ritorno a quota 103, ma con il contributivo, il tetto all'assegno e l'allungamento delle finestre per l'uscita (da 3 a 7 mesi per i dipendenti privati e da 6 a 9 per i pubblici). Confermata anche la stretta sulle pensioni per sanitari, maestri e dipendenti degli enti locali: viene modificata la tabella delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali, con livelli di adeguamento meno significativi rispetto a quanto previsto finora. Un intervento che, denunciava nei giorni scorsi il sindacato dei dirigenti Anaao, rischia di tradursi in una perdita per l'assegno dei medici fino al 25%. E «che rischia di avere contraccolpi anche sul numero di professionisti in forza al sistema sanitario regionale», avverte il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Viene invece esteso anche a baristi e camerieri, il bonus per il lavoro notturno e gli straordinari destinato per i primi sei mesi del 2024 ai lavoratori del turismo, comprese le terme. Mentre arriva una stretta sul commercio equo e solidale, con l'abrogazione dal 2025 del Fondo destinato ad erogare contributi a fondo perduto per le imprese fornitrici di questa categoria di prodotti. Un nuovo articolo infine quantifica gli interessi passivi sui titoli del debito pubblico derivanti dagli effetti del ricorso all'indebitamento: si parte da 215 milioni per il 2024 e 568 milioni di euro per il 2025.

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