Putin, i messaggi nascosti (a Biden e Nato) nel suo discorso. Cos'è il trattato Start sulle armi nucleari e cosa cambia adesso

di Mario Landi
Martedì 21 Febbraio 2023, 12:19 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 15:44 | 1 Minuto di Lettura

Il punto sul Donbass

Il capo della Federazione Russa ha affermato ancora una volta che il suo Paese voleva «liberare» gli ucraini dal «neo-nazismo» e impedire l'espansione della Nato vicino ai confini russi. Secondo lui, dal 2014 il Donbass ucraino ha combattuto, creduto e atteso che la Russia sarebbe venuta in suo aiuto, e i russi hanno fatto tutto il possibile per «risolvere questo problema con mezzi pacifici».

Ha affermato che nel dicembre 2021 il Cremlino ha inviato in Occidente progetti di accordi sulle garanzie di sicurezza, ma sono stati respinti. Poi, ha osservato il leader russo, è diventato chiaro che «è stato dato il via libera all'attuazione di piani aggressivi», e nel febbraio 2022 tutto era pronto per un attacco al Donbass.

«Ma l'Occidente stava preparando l'Ucraina per renderla schiava della guerra. Nelle accademie e nelle scuole occidentali, addestravano gli ufficiali dei battaglioni nazionalisti, fornivano armi... Nel febbraio 2022, tutto era pronto per un'azione punitiva nel Donbass... Hanno scatenato il guerra, e abbiamo usato la forza per fermarla» si è giustificato Putin.

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