Regolamento europeo sugli imballaggi: dalla bustina di zucchero all'insalata confezionata, ecco cosa sparirà

Sabato 28 Ottobre 2023, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 09:39 | 2 Minuti di Lettura

Le associazioni di categoria italiane preoccupate

Il divieto di imballaggi monouso per tutte le confezioni ortofrutticole di peso inferiore a un chilogrammo rischia di mettere a repentaglio l'efficienza e la praticità della catena di distribuzione agroalimentare, denunciano le associazioni di categoria. Come per le Case green, infatti, l'Italia non ha accolto la riforma in modo positivo. Non tutta, almeno. Pe esempio l'obbligo dell'etichettatura compostabile per i prodotti ortofrutticoli «rischia di comportare costi eccessivi per le aziende, senza garantire necessariamente un impatto positivo sull'ambiente», spiegano. Per il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, il regolamento «andrà ad impattare negativamente non solo su tutti i produttori di imballaggi, ma anche sui fornitori e gli utilizzatorì danneggiando intere filiere strategiche della produzione e della distribuzione nazionale, a loro volta fortemente integrate su scala europea. A subire i danni peggiori sarebbero le imprese e le cooperative agricole e della filiera alimentare, settore trainante del nostro export». Gli imballaggi alimentari in generale, inclusi quelli monouso, fra i più direttamente colpiti da questo approccio - sottolinea Confagricoltura - sono decisivi per la protezione e la conservazione degli alimenti, l'informazione al consumatore, la tracciabilità e l'igiene, riducono gli sprechi e favoriscono l'accesso al cibo, anche nelle aree più a rischio. In particolare, le imprese della IV gamma dovrebbero ora fare fronte all'impossibilità di reperire sul mercato confezioni alternative in grado di offrire le stesse garanzie per il consumatore. Positivo invece - conclude l'organizzazione - il voto a favore dell'eliminazione dei rigidi parametri di riuso di vetro e imballaggi per i vini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA