Regolamento europeo sugli imballaggi: dalla bustina di zucchero all'insalata confezionata, ecco cosa sparirà

Sabato 28 Ottobre 2023, 15:00 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 09:39 | 2 Minuti di Lettura

Il vino si salva (per ora), l'ortofrutta no

Cosa vogliono gli eurodeputati? La Commissione Ambiente chiede lo stop alle confezioni monouso inferiori e l'obbligo di packaging riciclabile. Nuovi obblighi estesi anche a succhi e bevande. Il vino è escluso dai vincoli previsti dalla normativa Ue sugli imballaggi, che rischia invece di mettere fuori mercato, stando alla posizione approvata dalla commissione Ambiente dell'Europarlamento, la filiera italiana dell'ortofrutta con lo stop alle confezioni monouso inferiori a un chilo e l'obbligo di etichettatura compostabile. Resta anche il nodo invece per l'universo degli spirits made in Italy che invece sono assoggettati ai nuovi obblighi previsti dal provvedimento che ridefinisce i target di riuso per i vari materiali di imballaggio tra i quali il vetro. E così mentre il mondo del vino è soddisfatto per l'esenzione emerge invece forte preoccupazione dai produttori di grappe e superalcolici.

iIl vino made in Italy ha già raggiunto risultati eccezionali in termini di riciclo del vetro (che in Italia supera l'80% e quindi supera gli obiettivi europei al 2030), e i vincoli di riuso previsti dalla normativa avrebbero comportato non poche problematiche al settore e nella ri-organizzazione della supply chain.

Meno contente le categorie degli aperitivi, amari, liquori e distillati italiani. «Come Federvini proseguiremo gli sforzi per tutelare le nostre imprese e auspichiamo una revisione già in occasione del dell'assemblea plenaria del Parlamento Ue a novembre». L'emendamento a firma della relatrice Ries ha stabilito invece che le bevande spiritose e i prodotti vitivinicoli aromatizzati siano ricompresi nel vincolo.

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