Armi nucleari russe nello spazio? Le due missioni (l'ultima il 9 febbraio) del Soyuz con materiale “top secret” per il satellite Cosmos

di Simone Pierini
Giovedì 15 Febbraio 2024, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 11:46 | 1 Minuto di Lettura

Come funziona

Il sistema messo in orbita (ieri) è un prototipo sviluppato per testare un nuovo piano, denominato Proliferated Warfighter Space Architecture, che mira a coprire l'orbita terrestre bassa con centinaia di satelliti più piccoli ed economici. L'approccio è come una versione del sistema di comunicazione Internet Starlink che SpaceX di Elon Musk ha già in orbita, con più di 5.000 satelliti (il prototipo del Pentagono è stato lanciato su un razzo Space X.) L'idea è che anche se i nemici degli Stati Uniti riuscissero a mettere fuori combattimento alcuni dei loro satelliti - o anche più di una dozzina di essi - il sistema potrebbe continuare a funzionare spostandosi su altre unità nella rete orbitante. Gli Stati Uniti si stanno così spostando verso «costellazioni di satelliti più piccoli, resistenti e a basso costo» che possono «essere lanciati quasi settimanalmente», secondo le parole del Pentagono.

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