Simona Ventura: «Mio figlio vivo dopo 11 coltellate, così sono cambiate le mie priorità. Fazio? Grossa perdita per la Rai»

Domenica 4 Giugno 2023, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 20:48 | 2 Minuti di Lettura

La carriera in tv

Una carriera che inizia da lontano: «Ho cominciato in una piccola tv locale, Rete Canavese. Questo mestiere mi piaceva ma non era il mio lavoro primario. Io studiavo per fare la professoressa di ginnastica. Poi ho iniziato a fare i concorsi di bellezza e in uno ho incontrato Paola Ferrari, la giornalista. Mi disse: "Io vado in una nuova realtà che si chiama Odeon tv, ti lascerei il mio posto a Telenova". Ho cominciato a lavorare nel calcio così: mi sono resa conto che fare la valletta non mi piaceva per niente e che a Roma non c'erano volti femminili che parlassero di calcio in maniera tecnica, così ho cominciato. Posso dire di aver sempre cercato di anticipare e riempire gli spazi».

Fino a raggiungere la Domenica Sportiva: «Un mio sogno di bambina. Volevo il posto di Maria Teresa Ruta. Con lei ridiamo sempre di questa cosa».

All'inizio sono andata sulla quantità: se bussi cento porte una si aprirà. E' difficile farlo capire ai ragazzi di oggi: non vogliono sentir parlare di cadere e rialzarsi. Il fallimento non è contemplato ed è sbagliato. Io credo che ci migliori: impari a nuotare in tutti i mari».

Ama le donne, «lavoro con Paola (Perego) da anni e siamo state confermate: credo siamo le prime a lavorare tra donne dai tempi di Carrà e Mina, ci vogliamo un gran bene. Ho lanciato negli anni moltissime donne e ho dato loro tanto spazio: certo, le mie più nemiche sono state le donne ma altre donne sono anche quelle che mi hanno salvato nei momenti peggiori».

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