Zero termico, nuovo record italiano a 5.328 metri: cosa significa e perché è così importante per il clima (e per noi)

Lunedì 21 Agosto 2023, 13:25 | 1 Minuto di Lettura

Come interpretare il dato

Il dato è utile per capire quant'è la «quota neve», ovvero quella soglia entro cui le precipitazioni rimangono in uno stato nevoso o trasmutano in pioggia.

Durante la terza edizione della Carovana dei Ghiacciai di Legambiente (2022), la campagna internazionale promossa da Legambiente e CIPRA, l'associazione aveva lanciato l'allarme: i ghiacciai delle Alpi si riducono a ritmo inimmaginabile, circa 180 sono già scomparsi, lasciando il posto a detriti e rocce, segnalando come il loro arretramento avvenga per via del riscaldamento globale.

Quindi, in parole povere, il caldo che stiamo vivendo negli ultimi anni sta spostando lo zero termico verso l'alto. Sono numerose le anomalie registrate a causa del riscaldamento globale, tra queste c'è la quota dello zero termico (0° Celsius), che in sostanza segna il confine oltre il quale la neve e i ghiacciai vengono considerati «perenni».

In estate, la quota media a cui si trova lo zero termico è tra i 3200 e i 3700 metri di altezza. Oltre queste quote si dovrebbero registrare temperature sotto zero, ma purtroppo non è più così. Dieci anni fa questa quota mostrava già variazioni al di sopra dei 4mila metri. Dopo dieci anni lo zero termico, in alcune avvezioni particolarmente calde, si è spostato di quasi mille metri.

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