Zero termico, nuovo record italiano a 5.328 metri: cosa significa e perché è così importante per il clima (e per noi)

Lunedì 21 Agosto 2023, 13:25 | 1 Minuto di Lettura

Cos'è lo zero termico

Lo zero termico è un parametro molto importante in nivologia, per formulare bollettini di rischio valanghe nei mesi invernali. È anche un fondamentale indicatore per la glaciologia e per valutare le condizioni dei ghiacciai nei mesi estivi. Comunque, con tale termine si intende la quota in cui, in libera atmosfera, viene misurata la temperatura di zero gradi (0°C). Si esprime dunque in metri, è importante sottolineare che appunto è una quota e non una temperatura.

Lo zero termico osservato si ricava dai radiosondaggi, mentre dai dati dei modelli si può stimare lo zero termico previsto. In caso di inversioni termiche ci possono essere più quote di zero termico. In tal caso si usa riportare nei bollettini meteo la più alta, in quanto rappresentativa per la neve in quota.

Il limite delle nevicate è strettamente legato allo zero termico, ma non vi coincide esattamente. La neve infatti può scendere circa 300 m sotto lo zero termico, ma in condizioni particolare come le isotermie invernali o i temporali può scendere anche 800 m sotto la quota di 0°C. Sui pendii e sulle cime le condizioni termiche possono essere diverse a causa del ciclo diurno della temperatura e dell’orografia, ma lo zero termico da comunque importanti informazioni meteonivologiche.

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