Elisa, la figlia di Magic Johnson mostra le cicatrici dopo l'aggressione: «Non me ne vergogno più»

Elisa, la figlia di 'Magic' Johnson mostra le cicatrici dopo l'aggressione: «Non me ne vergogno più»
Elisa, la figlia di 'Magic' Johnson mostra le cicatrici dopo l'aggressione: «Non me ne vergogno più»
Sabato 27 Aprile 2019, 14:00 - Ultimo agg. 14:52
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Elisa Johnson, figlia di Earvin Magic Johnson, uno dei più grandi giocatori della storia del basket, ha deciso di non nascondere più le cicatrici rimaste dopo una violenta rapina subita, compiuta da due uomini armati nel dicembre dello scorso anno. Lo ha annunciato la stessa ragazza su Instagram, con un post che ha ispirato tanti utenti a raccontare la propria storia di coraggio.



Elisa, 24 anni, è la seconda dei tre figli di Magic Johnson, ex stella Nba coi Los Angeles Lakers, oggi 59enne. Come riporta Tmz, la ragazza si trovava in compagnia di nove amici in una casa affittata nei dintorni di Los Angeles, quando due uomini armati fecero irruzione nella casa per rapinarli. I due ladri erano riusciti a portare via un Rolex, diversi goielli, dispositivi elettronici e denaro in contanti per un valore complessivo di oltre 36mila euro. La rapina, però, fu violentissima ed Elisa, nel tentativo di sfuggire ai rapinatori e chiedere aiuto ai vicini per chiamare la polizia, aveva riportato gravi ferite all'addome. Alla fine, solo uno dei due rapinatori era stato identificato ed arrestato.

Oggi, a distanza di mesi, le cicatrici sono ancora lì. Dopo l'orribile esperienza, la figlia di Magic si era chiusa in un lungo silenzio e aveva fatto di tutto per nascondere quelle cicatrici, ma far finta di non vederle era impossibile. «Noi donne tendiamo ad essere molto dure con noi stesse. Mesi fa, sono scampata ad una rapina in casa e mi sono rimaste queste vistose cicatrici sullo stomaco» - spiega la ragazza su Instagram, in una foto in cui sfoggia un outfit sportivo e mettendo in bella mostra i segni dell'aggressione - «Finora ho avuto paura di mostrarle e mi hanno fatto sentire molto insicura. Ma ora ho capito che sono parte di me, e raccontano la storia di chi sono. Non me ne vergogno più, amo il mio corpo e sono orgogliosa di essere ciò che sono oggi».

Il post ha ispirato tanti utenti a raccontare la propria vicenda personale, parlando delle cicatrici che portano sul corpo. Una donna, ad esempio, ha scritto: «L'anno scorso sono finita in coma e per respirare mi hanno messo un tubo alla gola. Quella cicatrice mi ha perseguitato per mesi, ora indosso abiti scollati e non me ne vergogno più».
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