«Io e Alba siamo una coppia strana e siamo una famiglia ricca di diversità. A Salvini dico che un leader deve garantire diritti a tutte le famiglie e a tutti gli italiani». Così Luca Trapanese, papà single e omosessuale di Alba, una bimba con la sindrome di Down, ha parlato della sua storia che si è intrecciata a quella della piccola, lasciata in ospedale e rifiutata da decine di famiglie.
Ospite dell’evento “Oltre. L’altro. Sguardi d’arte” a La Filanda di Sarno, centro di riabilitazione che tratta la disabilità in tutte le sue forme, l’autismo, la sindrome di down e, mette in campo manifestazioni di sensibilizzazione per abbattere i pregiudizi e promuovere conoscenza, dialogo e confronto, Luca ha parlato di disabilità e di differenze e ha sottolineato il diritto ai diritti, le normative da modificare, lo sguardo sul mondo fatto di tante sfumature. Un vissuto quotidiano che ha rivestito Luca e Alba di simbologia, quella autentica, quella concreta, fatta di vita tra il bello e il complicato. «Alba ha un carattere molto forte – ha detto sorridendo – Anche se ha appena venti mesi, io noto quanto sia decisa. Mi auguro per lei e per tutti una società vera, dove le differenze siano un valore aggiunto, un arricchimento. Alba sarà una donna, e sarà una donna libera».
Emozionata la direttrice de la Filanda, Nilde Renzullo, che ha fortemente voluto che il polo sanitario avviasse un nuovo percorso, fatto di eventi, sport per tutti, con l’obiettivo di fare non solo terapia per sviluppare le autonomie, ma creare momenti di promozione di profonda inclusione, collaborazione e rispetto.
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