Deloitte, la bella chance
di lavorare imparando

Deloitte, la bella chance di lavorare imparando
di Valerio Iuliano
Giovedì 26 Maggio 2022, 08:00
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La dimensione planetaria di Deloitte, il cui marchio viene riconosciuto dal mercato internazionale come un sinonimo di eccellenza e qualità, è una delle sue caratteristiche essenziali. Deloitte è un network di società presenti in oltre 150 Paesi. Le società operano come entità separate e indipendenti in ogni singolo Paese. Ma, nello stesso tempo, «le società sono caratterizzate - spiega il Partner Mariano Bruno - da mission, valori, standard di servizi ai clienti e metodologie condivise. Deloitte si è confermato leader nell'industria dei servizi di consulenza su scala globale». Ed è proprio «questa condivisione dei valori che caratterizza i professionisti che ne fanno parte», sottolinea il Partner Stefano Maria Santoro. Nel corso della visita virtuale degli studenti del Liceo Tito Lucrezio Caro presso la sede partenopea alla Riviera di Chiaia, in occasione dell'ultimo appuntamento di Studiare l'impresa, i professionisti del network evidenziano a più riprese il valore della sua dimensione globale. «Deloitte - sottolinea la manager Valeria Giustino- mi ha consentito di fare un rapido percorso di carriera. Viaggiare nel mondo, conoscere tante persone nuove e interfacciarmi con altre aziende. Tutto questo mi ha consentito di crescere sul piano lavorativo e su quello personale».

L'incontro con i professionisti delle altre sedi di Deloitte è stato una fonte di arricchimento anche per Giovanna Battimelli, che ha illustrato agli studenti la sua esperienza all'interno del network. «Mi è capitato di lavorare a stretto contatto con una collega che si trovava a Dubai. Ci siamo trovate a fare revisione contabile. Ho 28 anni, sono stata assunta in Deloitte nel 2017. Lavoro nell'ambito della consulenza organizzativa della sede di Napoli. Prima di entrare, non mi aspettavo di poter maturare una simile esperienza e di poter avere una così importante crescita professionale e personale. Ero una studentessa della Federico II con una sola esperienza lavorativa nell'ambito della revisione contabile. Mi capitò l'opportunità di fare un colloquio con Deloitte. Mi chiesero perché avrebbero dovuto scegliere proprio me. Io risposi che avevo fatto tanti sacrifici e che volevo a tutti i costi entrare in Deloitte. La risposta colpì i manager. Da allora ho fatto un altro colloquio motivazionale, poi uno tecnico. Alla fine sono stata assunta». La prima esperienza lavorativa coincise con tre settimane di corso intensivo a Roma. «Fu un approccio meraviglioso. Ho avuto la possibilità di conoscere tantissime persone. Tutte giovani e motivate come me», conclude Battimelli. Nelle slide proiettate dai manager vengono riepilogate tutte le tappe del percorso di carriera in Deloitte. «La caratteristica del nostro lavoro - spiega Alberto Pisacreta - è che si impara quotidianamente, sia dal rapporto con i capi che da quello con i colleghi e con i clienti. Nei ruoli ci sono competenze da sviluppare, sulle quali bisogna investire sin dal primo giorno. Sono necessarie la capacità di leadership, la capacità di vendita e di contatto con il cliente e la formazione tecnica». «Per l'assunzione - riprende Valeria Giustino - serve una laurea, possibilmente in economia aziendale o in economia e commercio. La conoscenza della lingua inglese è necessaria».

I ragazzi del Lucrezio di via Manzoni sono fortemente incuriositi dal racconto delle esperienze dei professionisti di Deloitte. «Per fare carriera è determinante il giudizio dei superiori?», è la domanda di uno studente. «Abbiamo la fortuna di lavorare con tanti colleghi - risponde Pisacreta- e di avere a che fare con tanti capi. Le valutazioni che vengono fatte sono oggettive. Viene presa in considerazione la performance di lungo periodo». Da quando è stato introdotto lo smart working, inoltre, «le persone riescono a conciliare meglio gli impegni personali con quelli lavorativi». Ma Deloitte non è solo una società di consulenza, che offre servizi di audit e di revisione contabile a beneficio delle imprese. «Siamo anche molto impegnati nel sociale», concludono i manager. 

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