Fincantieri, l'orgoglio
dell'industria artigianale

Fincantieri, l'orgoglio dell'industria artigianale
di Antonino Pane
Mercoledì 25 Maggio 2022, 08:00
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Lamiere, gru, saldatrici, lo scalo. I ragazzi della IV B (macchinisti) dell'Istituto tecnico nautico Nino Bixio di Piano di Sorrento di fronte agli operai dello stabilimento Fincantieri di Castellammare, dove sono in costruzione tre tronconi di navi. Una mattinata che è servita per trasformare le tante nozioni tecniche spiegate in aula in un contatto diretto con chi la nave la costruisce. Un interessante giro nei vari reparti con guide d'eccezione: il responsabile qualità, ingegnere Francesco Polizzi, e il responsabile dei servizi generali, ingegnere Mario Mammone. E così, dopo il benvenuto del direttore generale del cantiere, l'ingegnere Francesco Lubrano di Marzaiuolo, accolto con particolare calore dai ragazzi, «Sono di Procida, ho fatto anche io il nautico come voi», indossate le scarpe tecniche e i caschi, è iniziato un lungo giro dai reparti dove ogni fase della lavorazione è stata illustrata con dovizia di particolari. Dal reparto sabbiatura e pitturazioni al taglio delle lamiere. E poi le curvature delle lamiere stesse, quelle verificate con sagome di legno. Un lavoro certosino, una buona piegatura deve combaciare esattamente in ogni punto con la sagoma. Un lavoro, questo, per il quale lo stabilimento di Castellammare è una vera eccellenza e che conferma la natura artigianale che si svolge anche in uno stabilimento industriale come questo. Per dirla come l'ha definita l'ingegner Mammone: questo sito è una vera e propria industria artigianale.

Dal parco lamiere al punto zero dello stabilimento dove si eseguono alla perfezione i tagli delle lamiere. Procedure che cambiano di nave in nave e che devono rispettare al millimetro le misure. Non bisogna dimenticare, infatti, che un troncone di nave costruito a Castellammare poi deve combaciare perfettamente con l'altro troncone in costruzione ad Ancona o a Monfalcone. E poi le saldature. Dallo stoccaggio del Co2 in appositi silos alle aspiratrici che seguono il saldatore e risucchiano tutti i fumi che si sprigionano per renderli inerti prima dell'immissione nei camini. E qui i ragazzi hanno dato sfogo a tutte le loro curiosità. Dalle saldature eseguite su strutture rovesciate, come di doppi fondi, per lavorare meglio e in sicurezza, agli incastri tra le lamiere che devono combaciare perfettamente durante l'assemblaggio di più strutture. Le tolleranze ammesse sono minime, non devono superare un millimetro ogni dieci metri lineari.

Ed eccoci nel reparto dove i tronconi prendono forma. Gli operai lavorano agli alloggi dei thrusters, le eliche di prua, del troncone di Explorer II, la seconda nave del nuovo marchio di lusso di Msc Crociere, Explora Journeys. Una commessa di quattro navi, tutte costruite negli stabilimenti Fincantieri. E poi lo scalo, una struttura lunga circa 200 metri, unica in Italia. Le navi o i tronconi, in questo stabilimento vengono assemblati sulla struttura inclinata di due gradi ed è proprio l'inclinazione che favorisce, alla fine, lo scivolamento della nave e dell'invasatura che la contiene verso il mare. E anche qui i ragazzi della IV B del Bixio accompagnati dai professori Alfonso Arpino (meccanica) e Margherita Miniero (inglese) hanno dato sfogo a tutte le loro curiosità circa le grandi gru che spostano i grandi pezzi di navi per poi posizionarli proprio sullo scalo di alaggio.

«Siamo particolarmente contenti - ha detto la professoressa Miniero - perché i ragazzi hanno potuto vedere come si mette in pratica quello che studiano. Un'esperienza importantissima che ripercorreremo in aula anche in inglese. Siamo convinti, infatti, che la formazione, anche per quanto riguarda le lingue, deve avere un preciso riferimento ai termini tecnici, che diventeranno indispensabili quando cominceranno a lavorare». Già, lavorare. L'ingegnere Polizzi è stato chiaro: «Nessuna strada vi è preclusa, noi siamo qui ad aspettarvi se volete lavorare con noi. Ma è importate studiare e fare tutto con passione. È proprio la passione che vi aiuterà a scalare nella vostra vita professionale. Mettetela sempre in campo e vedrete che vi aiuterà a vincere». Alla fine applausi per tutti e soprattutto per Fincantieri che ha accolto l'invito dell'Unione industriali di Napoli e partecipato agli incontri di Studiare l'impresa, l'impresa di studiare. 

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