Vodafone, violenza di genere da battere con la tecnologia

L'incontro con gli studenti del liceo Tito Lucrezio Caro

Vodafone, violenza di genere da battere con la tecnologia
Vodafone, violenza di genere da battere con la tecnologia
di Emanuela Sorrentino
Martedì 12 Marzo 2024, 12:00
3 Minuti di Lettura

La tecnologia per migliorare l'esistenza delle persone, digitalizzare settori importanti per la collettività e rendere inclusive e sostenibili le società. Questo e molto altro è Vodafone, che fornisce servizi mobili e fissi a oltre 300milioni di clienti in 17 Paesi, è presente con accordi di partnership in altri 45 e ha una delle piattaforme dell'Internet of Things (IoT) più grandi al mondo. In Africa, le piattaforme tecnologiche Vodafone per i servizi finanziari servono più di 76 milioni di clienti in otto Paesi, gestendo più transazioni di ogni altro provider. L'attenzione sui temi di diversity & inclusion è sempre stato uno dei pilastri delle politiche Vodafone che, anche tramite la Fondazione Vodafone, ha dato il via a progetti che hanno come obiettivo la sensibilizzazione e il contrasto alla violenza di genere, fornendo supporto a coloro che hanno subito abusi o si trovano in situazioni di pericolo. Anche di questo si parlerà con gli studenti del liceo Tito Lucrezio Caro.  

Il 6 marzo al Theatre del Vodafone Village, Vodafone ha organizzato un evento aperto ai dipendenti e ai loro figlie e figli, nipoti o conoscenti nell'età dell'adolescenza per parlare di crescita affettiva e relazionale e anche di violenza e abuso. Hanno partecipato esperti (Fondazione Libellula e l'associazione REA - ReAgire alla Violenza) che hanno spiegato alle ragazze e ai ragazzi presenti strumenti concreti per riconoscere comportamenti a rischio e di potenziale abuso, spesso diffusi tra i giovani. Inoltre è stato trasmesso un webinar su Mobile Angel, il dispositivo indossabile sviluppato con carabinieri e associazione Soroptimist per la tutela delle donne che hanno subito maltrattamenti, configurato per lanciare allarmi alla Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri. Il progetto è partito a Milano, Napoli, Torino e Ivrea e coinvolge fino a 45 donne scelte dall'Autorità Giudiziaria.

La Vodafone International Women's Week ha visto poi la partenza di programmi di formazione su come riconoscere le varie forme di violenza di genere e quali strumenti si hanno a disposizione per sottrarsene. All'ingresso delle sedi Vodafone di Milano e Roma, è stata messa una panchina rossa simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. Su questa panchina, come anche sugli specchi nei bagni per le donne di tutte le sedi Vodafone sul territorio nazionale, è stato affisso un adesivo con il Qr Code di Bright Sky, l'app mobile di Fondazione Vodafone in collaborazione con Cadmi, Casa delle Donne Maltrattate, e Polizia che fornisce risorse, supporto e strumenti alle donne che subiscono maltrattamenti. 

Da dicembre 2023 sul sito Vodafone.it è stato inserito un nuovo widget che si apre tramite una finestra pop-up e che non rimane memorizzata nella cronologia di navigazione, a tutela di persone che potrebbero trovarsi in pericolo. Un nuovo spazio virtuale dove le persone che subiscono violenza domestica possono accedere a materiali di supporto, informazioni sui centri antiviolenza e numeri utili.

«Non Facciamo Sconti Alla Violenza Economica», una campagna di sensibilizzazione sul tema della violenza economica e la campagna “Otto su Dieci”, lanciata in esclusiva su TikTok, ha raccontato in brevi video otto episodi di violenza non denunciati, scritti e interpretati da quattro giovani influencer. Con il progetto #ChiedoPerUnAmica si è voluto ricalcare una delle espressioni più utilizzate ironicamente sui social per porre domande imbarazzanti, l'iniziativa #ScrivoPerUnAmica ha portato invece alla pubblicazione di una raccolta di storie, raccontate da un collettivo di scrittrici, dedicate alle diverse forme di violenza di genere. 

Per contrastare la violenza contro le donne, Vodafone ha introdotto misure a tutela dei propri dipendenti con una policy sulla violenza domestica, che consente alle persone che hanno subito o subiscono violenza, nel pieno rispetto della privacy, di usufruire di 15 giorni di permesso retribuito, oltre che del supporto psicologico di un medico competente per affrontare tutti i momenti delicati che si possono presentare in queste situazioni. All'interno dell'accordo sul lavoro agile siglato nel 2020, è prevista maggiore flessibilità per le vittime di violenza. 
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