Una commedia romantica sul tema della disabilità. Lui, Pierfrancesco Favino, aitante quasi cinquantenne, seduttore seriale a capo di un importante brand di scarpe da running. Lei, Miriam Leone, violinista bella e solare finita per un incidente sulla sedia a rotelle. Per conquistarla, lui si finge paraplegico, ma scoprirà ben presto di essere il più disarmato e fragile della coppia. Succede in «Corro da te», il nuovo film di Riccardo Milani, dal 17 marzo in 500 sale distribuito da Vision. Dice il regista: «Raccontiamo un modello di società che seleziona e coltiva la bellezza fisica come il massimo dei valori, salvo essere tagliati fuori quando salute e bellezza vengono meno. La civiltà del nostro tempo è così, ma io continuo a pensare che in fondo a ciascuno di noi, anche nella persona peggiore, esista ancora una scintilla di umanità, di sensibilità, pronta a venire fuori quando se ne presenti l'occasione giusta».
Ed è proprio questo che accade al personaggio di Favino: «Interpreto un uomo cinico, ossessionato dal successo e dalla paura di invecchiare» commenta l'attore, «uno che colleziona amanti e dice un sacco di bugie, ma chi non ne ha mai dette per conquistare una donna?».
Sul set, aggiunge il regista, è stata determinante la presenza delle associazioni e delle federazioni sportive per disabili che hanno aiutato e partecipato alle riprese e alla preparazione del film, «tutte persone piene di autoironia e dalle quali c'è solo da imparare». Leone: «Dovevo essere credibile sulla carrozzina, i ragazzi mi hanno insegnato tante cose, non solo a giocare a tennis. E, in ogni caso, non si parla mai abbastanza delle barriere architettoniche che rendono tutto difficile e dei doveri più elementari, come non parcheggiare nei posti riservati ai disabili. Assieme all'amore, il vero tema del film è la tolleranza». E Milani: «L'idea era di fare una commedia romantica capace di divertire parlando di temi importanti come la disabilità, i sentimenti, l'ossessione per il corpo e l'insensibilità verso i problemi degli altri. Cerco sempre di raccontare nei miei film i lati peggiori del nostro Paese, mettendo molto spesso in scena personaggi pessimi con la speranza che da qualche parte trovino un po' di positività».
Ispirato a «Tout le monde debout» di Franck Dubosc, «Corro da te» è prodotto da Wildside (società del gruppo Fremantle) e Vision Distribution, Nel cast anche Pilar Fogliati, Pietro Sermonti, Vanessa Scalera, Carlo De Ruggeri, Giulio Base, con un cammeo di Michele Placido e di Piera Degli Esposti: nel ruolo della nonna amorevole e autoritaria l'attrice recita, per l'ultima volta, con le cannule dell'ossigeno nel naso, grande sempre e per sempre. «Accanto a lei non rischiavi mai di fare una cosa sbagliata» ricorda Favino, «aveva il dono di una spietata leggerezza, bastava guardarla per essere in parte, sapeva portarti dove voleva lei».