Addio a Lee Sun-kyun. L'attore sudcoreano, star del film da quattro Oscar 'Parasitè si è suicidato, come confermato dalla polizia che lo ha trovato morto in un'automobile parcheggiata in una strada nel distretto centro-settentrionale di Seongbuk. Il manager di Lee aveva chiamato la polizia non riuscendo a trovare l'attore e immaginando evidentemente il gesto. Sul sedile del passeggero è stata trovata una mattonella di carbone usata probabilmente per avvelenarsi con monossido di carbonio. L'agenzia di stampa sudcoreana Yonhap ha riferito, citando la polizia, che l'attore 48enne ha anche lasciato in casa un messaggio «che sembra un testamento».
Le indagini
Era stato indagato dalla polizia per il suo presunto uso di marijuana e altre droghe e potrebbe non aver retto alla pressione anche mediatica secondo quanto scrivono i fan scatenati.
Morto Lee Sun-kyun, attore del film da Oscar Parasite
I funerali
I funerali saranno celebrati alla presenza di familiari e colleghi. L'onda di lutto nel mondo dell'intrattenimento in Corea del Sud è forte e oggi sono stati cancellati molti eventi per questo e tante immagini a lutto su Instagram sono postate dai colleghi, come la regista Byun Young-joo, che ha collaborato con lui e l'attrice Claudia Kim, conosciuta anche come Soo Hyun che sulla «perdita del grande talento» ha scritto: «Tutti meritano di essere perdonati per i propri errori. Tutti meritano una seconda possibilità».
I ruoli
Lee Lee Sun-kyun, che in Parasite era un ricco e superficiale membro della famiglia Park nella cui lussuosa villa si svolge la storia del film di Bong Joon-ho, era stato travolto dallo scandalo droga e per questo sarebbe stato escluso da vari progetti. Laureato alla prestigiosa Korea National University of Arts della Corea del Sud, Lee ha fatto il suo debutto come attore nel 2001 in una sitcom televisiva intitolata Lovers. E la critica lo aveva lodato per la serie televisiva del 2018 My Mister, per la sua interpretazione di un diligente ingegnere architettonico. A livello globale è esploso con Parasite che nel 2019 fece la storia di Hollywood, primo non inglese andato a statuetta per miglior film. Ma prima c'erano stati anche con la regia di Hong Sang-soo Our Sunhi (2013) e Okìs Movie (2010). Il suo ultimo film uscito, l'horror di quest'anno Sleep - in cui interpreta un marito il cui sonnambulismo alla fine porta a circostanze terrificanti - era stato presentato al festival di Cannes.
I problemi
Poi ad ottobre era precipitato tutto quando è stato reso noto di essere sotto indagine sul suo presunto uso di droga, sospettato di aver fatto uso di droghe illecite presso la residenza di una hostess impiegata in un bar esclusivo di Seoul. Secondo l'agenzia Yonhap, l'attore ha affermato di essere stato «ingannato» dalla padrona di casa inducendolo a consumare i farmaci e di non essere a conoscenza di cosa fossero. Lee era risultato negativo ai test antidroga due volte, durante le indagini della polizia e in un test di laboratorio il mese scorso. Aveva inoltre sporto denuncia contro due persone, tra cui la padrona di casa, sostenendo che lo avevano ricattato ed estorto denaro. «Mi scuso sinceramente per aver causato grande delusione a molte persone essendo coinvolto in un incidente così spiacevole», ha detto ad ottobre. La Corea del Sud ha leggi estremamente severe sulle droghe illegali, con i coreani che assumono droghe come la marijuana legalmente all'estero rischiando di essere perseguiti al ritorno nel loro paese d'origine. Lee lascia la moglie, l'attrice Jeon Hye-jin e due figli.