Giffoni film festival dietro le quinte: fenomenologia dei «giffoner»

Viaggio tra i 6.500 baby-giurati dai 3 agli oltre 20 anni

La carica dei «giffoner»
La carica dei «giffoner»
di Alessandra Farro
Sabato 29 Luglio 2023, 12:00
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Code alte, frangette, treccine colorate, codini, occhiali da sole, cappellini, marsupi, trasferelli, brillantini e bolle di sapone: sono 6.500 i baby-giurati del «Giffoni film festival» n. 43. Ed hanno dai 3 agli oltre 20 anni (non proprio «baby», insomma) e vengono da tutta Italia, come Stefania da Reggio Emilia, 10 anni «quasi 11», ci tiene a precisare lei che alla rassegna ideata a diretta da Claudio Gubitosi partecipa da un paio di edizioni: «Ho conosciuto la mia migliore amica qui e cerco sempre nuove esperienze, ho stretto tante amicizie anche quest'anno e sono sicura che mi resteranno tutte per la vita», spiega con le guance coperte di lentiggini e arrossate dal sole. «Dormo in una casa a Giffoni con mia zia, insieme a una famiglia di svizzeri. Cosa farò da grande? È un po' troppo presto per dirlo, per il momento ho capito che mi piace molto il cinema, ma non so se voglio davvero una carriera in questo mondo, mi sembra faticoso, forse farò la veterinaria».

Margherita, 9 anni da Firenze, è una «giffoner» da quando ne aveva 3 anni, e viene qui con il fratello dodicenne e i genitori. È convinta che la sua strada sia nel cinema, l'ha capito durante le scorse edizioni a furia di guardare film e partecipare agli incontri con gli ospiti.

Nei giorni scorsi ha partecipato al provino per la serie tv in 2 puntate di Sergio Rubini per Raiuno «Giacomo Leopardi, vita e amori del poeta», che sta cercando, anche tra i ragazzi della manifestazione, bambini tra gli 8 e gli 11 anni per l'inizio delle riprese a settembre. «Mi sono prenotata ai casting il primo giorno di festival e mi hanno chiamato per fare l'intervista di preselezione, soltanto i bimbi che sono piaciuti sono passati al secondo step come me», afferma con un sorriso orgoglioso, strizzando gli occhi. «Ho fatto il provino davanti alla telecamera per diversi ruoli della serie, però non posso dire quali, hanno detto che è ancora un segreto. Mi faranno sapere nei prossimi giorni, se venissi presa potrebbe essere l'inizio del mio futuro nel mondo dello spettacolo».

Matteo Paolillo e Maria Chiara Giannetta i talent più attesi dagli under 12, mentre Giacomo Giorgio è stato il più ambito dalle adolescenti. Sul fronte della musica, invece, i più ricercati sono stati il ventenne Sangiovanni, alla manifestazione per presentare la seconda stagione di «Vita da Carlo» con Carlo Verdone e Ludovica Martino, e i ventiduenni Diss Gacha e Angelina Mango. Durante i live. Rosa Chemical ha fatto divertire di più il pubblico (forse per lo slogan: «chi non salta non fa sesso»), che invece si aspettava di essere maggiormente coinvolto da Wax.

«Ho aspettato per ore di potermi fare una foto con Paolillo sotto al sole ma ne è valsa la pena», ammette Davide da Salerno, 13 anni. «Ascoltarlo all'incontro è stato emozionante, perché volevo conoscere un po' di aneddoti sulla sua carriera e ne ha detti tanti. In generale vengo al festival per guardare i film in anteprima, votarli e avere consigli sul futuro dai miei idoli, perché non sono ancora sicuro di cosa voglio diventare da grande, forse un regista, la vita degli attori non mi sembra troppo felice». 

«Non so perché non stai citando Claudio Bisio», lo ammonisce l'amico Domenico, quattordicenne di Modena, ospitato dalla famiglia di Davide. «Io aspettavo principalmente lui. Partecipo alla rassegna da anni, prima di tutto mi piace tantissimo vedere i film prima dei miei amici, poi tutte le attività che si possono fare e se non venissi qui Davide non lo vedrei mai».

Le file più lunghe sono quelle per prenotare un pomeriggio nell'escape room targata Zuiki e i tatuaggi griffati Comix, poi ci sono i bambini che collezionano autografi e selfie, altri che vanno alla ricerca disperata di gadget da recuperare nei vari stand partner del festival come borracce, shopper e portachiavi e altri ancora a cui invece interessa solamente giocare. 

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«Passa tutte le mattine e le sere a vedere film e corti, poi il pomeriggio sta con i fratelli al parco giochi alle spalle della sala Truffaut», racconta Monica, la baby-sitter di Giulia, 4 anni di timidezza e ginocchia sbucciate, che si nasconde dietro le gambe del fratello maggiore Giovanni. Vengono da Roma e hanno fittato una casa in paese, per loro è il secondo anno al festival e sicuramente torneranno anche l'anno prossimo. «Si sentono molto liberi e felici qui, è la loro vacanza preferita», continua Monica. «Penso sia la preferita anche dai genitori». 

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