Ravello, torna Wagner
trionfo per Nagano

Dieci minuti di applausi per "L'oro del Reno"

Kent Nagano
Kent Nagano
di Donatella Longobardi
Lunedì 21 Agosto 2023, 12:29 - Ultimo agg. 13:38
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Cinque minuti di applausi, pubblico in piedi entusiasta. E’ finita così a Villa Rufolo l’esecuzione in forma di concerto di “L’oro del Reno”, prima opera della tetralogia wagneriana. Sul podio Kent Nagano che ha riunito sul palco a picco sul mare della costiera la Dresdner Festspielorchester ai musicisti della Concerto Koln, specializzati in esecuzioni con strumenti antichi. Perché questa del "Ravello festival" non è stata una “normale” esecuzione del capolavoro di Wagner. L’opera è stata studiata e analizzata nei minimi dettagli e proposta “come ai tempi di Wagner”. Ovvero strumenti ad archi con le corde di budello, dizione curata del tedesco antico, orchestrazione e stile adeguati a fine Ottocento, quattro arpe, due timpani uno a destra e l’altro a sinistra dell’organico per uno straordinario effetto stereo, Novantotto orchestrali, diciotto cantanti. Il tutto per un progetto teso a riproporre in chiave filologica l’intera tetralogia (“L’oro del Reno”, “Walkiria”, “Sigfrido”, “Il crepuscolo degli dei”) fino al 2026 quando l’intero ciclo del Ring inaugurato a Bayreuth nel 1876 compirà centocinquant’anni. “Vogliamo - ha spiegato il direttore nipponico-americano - riprodurre la musica e il suono così com’era al tempo di Wagner, priva delle incrostazioni dovute al tempo e alla tradizione”. Una reinassance che ha trovato casa a Ravello, prima di Lucerna e dopo Dresda. E il pubblico, che qui non ascoltava un’intera opera di Wagner dal “Parsifal” con Domingo e Gergiev di ventisei anni fa, è esploso. Due ore e sette minuti di musica non stop. Particolarmente orgoglioso il direttore artistico Alessio Vlad. Tutti sono rimasti  incantati ad ascoltare le voci di un cast preparatissimo in oltre otto mesi di prove: Simon Bailey - Wotan,  Dominik Köninger Donner,  Mauro Peter - Loge, Tansel Akzeybek- Froh, Annika Schlicht - Fricka, Nadja Mchantaf - Freia, Daniel Schmutzhard -Alberich. Non wagneriani di stretta osservanza ma voci che si adattavano al progetto curato da Nagano e nato a Colonia nel 2018 con le Wagner Lesarten (letture wagneriane) la cui prima parte è stata già incisa in cd. “Anche se ricorderò questa sera per la bellezza e la particolarità del contesto”, ha detto Nagano che sul palco a Ravello aveva già suonato due volte. Ma che domenica sera ha dovuto anche tener capo ad un vento che si è per fatto sempre più impetuoso man mano che procedeva il concerto. Fino alla fine quando la salita al Valhalla degli dei della mitologia germanica raccontati in musica da Wagner è stata accompagnata da folate  improvvise e violente che hanno scompaginato le partiture sui leggii dell’orchestra. Anche questo è il bello dell’opera en plein air a Ravello dove venerdì è attesa l’orchestra della radio tedesca dell’Assia diretta da Alain Altinoglu. Gran chiusura del festival il 30 con Grigolo in un programma dedicato alle canzoni di Sinatra.

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