Geolier, fronte del rap: «Maradona era un dio»

In hit parade dietro Mahmood, a Napoli nel murale vicino a Diego

Il murale per Geolier
Il murale per Geolier
Federico Vacalebredi Federico Vacalebre
Sabato 17 Febbraio 2024, 08:20 - Ultimo agg. 16:30
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A una settimana dal verdetto sanremese la top ten dei brani più venduti è interamente festivaliera, ma riscrive il podio: primo il Mahmood di «Tuta gold», solo sesto nella classifica dell'Ariston; secondo Geolier con «I' p'me tu p'te», terza Annalisa («Sinceramente»), solo quarta la vincitrice Angelina Mango con «La noia», e poi Ghali, Irama, The Kolors, Gazzelle, Rose Villain e la rivelazione Alfa.

Fibra, decano del genere, visto il vento che tira, con censori antirap che spuntano ad ogni angolo, si augura che «ci sia ancora, e per sempre, chi ci demonizza: non ci sarebbe motivo di continuare a fare rap se tutti lo amassero». Tra feste, proteste ed accuse, il protagonista di questa settimana postsanremese rimane il rapper di Secondigliano, che fa la sua prima uscita pubblica a Milano per presentare, con Rose Villain e Fabri Fibra, «Nuova scena: rhythm + flow Italia», talent show hip hop di Netflix al via lunedì quando saranno disponibili i primi quattro episodi, altri tre si aggiungeranno il 26 febbraio, quello finale il 4 marzo.

La curiosità è tutta per Emanuele Palumbo, l'uomo più chiacchierato, festeggiato, vituperato d'Italia, dopo il premio del sindaco Manfredi lo vogliono all'università, ma per qualcuno la sua non è una figura esemplare, dovrebbe quantomeno prima prendere la distanza da qualche antico testo spruzzato di gangsta style: «A Napoli, tornato da Sanremo, ho percepito il calore della mia gente, la speranza che avevano.

A me l'odio non piace, non lo reggo, per sdrammatizzare ho chiesto di fischiare chi mi aveva fischiato: i fischi non sono mazzate, se li posso reggere io, che sono guaglione, e vorrei lo si ricordasse sempre, possono sopportarli anche gli altri. Il rap per me è sempre stato un modo per raccontare una verità: quella della strada».

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Tutti, da Fibra alla bella Rose, rendono omaggio alla vitalità della scena newpolitana: «Possiamo gareggiare con il meglio di quella europea», conferma Geolier, fiero anche della richiesta di collaborazione lanciatagli da Bob Sinclar: «Spero di andare presto in studio con lui. Però s'adda mpara' a parla' in napoletano, è la mia sfida personale». Difficile, per lui, nonostante il sorriso stampato in faccia, dimenticare la bagarre dell'Ariston: «Devo dire grazie a Guè perché, nella serata delle cover, mentre la sala si svuotava mi ha detto di guardare lui e di non pensare al resto. È stato tenero, protettivo, mi ha fatto bene». Con una maturità che non ti aspetteresti, vista l'età e la militanza sul fronte del rap, arte di strada e senza peli sulla lingua, non reagisce per le rime a nessuna domanda-provocazione: le parole della mamma di Giogiò? «Ho 23 anni, per insegnare ai ragazzi che non devono sbagliare, devo prima sbagliare io». Il murale che lo ritrae nel centro storico di Napoli a due passi da quello di Maradona? «Sono grato a chi ha comprato le bombolette. Sono contento di un omaggio del genere, ma un po' mi fa paura. Diego Armando era un dio, io sono un ragazzo».

E suoi coetanei sono alcuni dei talenti che lui nel programma di Netflix, che indaga anche nelle scene di Milano e Roma, ha intercettato: «Ero in imbarazzo, alcuni dei rapper che ho selezionato sono quelli con cui ho iniziato, di cui conosco le rime, i beat, ma anche le storie personali. Alcune forti: uno dei ragazzi che vedrete è cresciuto da bambino a Chicago, dove il padre vendeva abbigliamento con marchi contraffatti. Quando è stato arrestato lui è tornato a Secondigliano senza abbandonare il suo sogno».

Intanto, lui non cede alle pressioni dello showbiz e continua a raccontarsi «come un muccusiello qualunque»: «Nei giorni scorsi sono stato costretto a mettere una storia di Instagram facendo finta di essere a Los Angeles: stavo a Napoli ma volevo stare un po' tranquillo, non ce la facevo più».
Centomila euro in premio per chi vincerà «Nuova scena», Guè, Madame, Marracash, Rocco Hunt, Noyz Narcos, Ernia, Fred De Palma, Ketama126, Lazza, Lele Blade, Nayt, Nitro, Squarta e Yung Snapp tra gli ospiti annunciati.
 

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