Nato James Stanley Hall a Buffalo, New York, il 4/12/1930, era stato folgorato dalla chitarra da ragazzino nell'Ohio per formarsi poi al Cleveland Institute of Music, dove imparò anche a suonare basso e piano.
Mai numerosi, gli album a suo nome sono chicche di rara leggerezza, da “Jazz guitar”, uscito per la Pacific Jazz label nel 1957, a ”Good fridayBBlues: The Modest Jazz Trio” accompagnato da Red Mitchell al piano e Red Kelly al basso, da “It’s nice to be with you: Jim Hall in Berlin” con Jimmy Woode (basso) e Daniel Humair (batteria) nel 1969 a "Poor Butterfly" del 1986 passando per "Chelsea bridge" (1976) e "Waltz new" (1978).
Didatta indiretto, Pat Metheny e Bill Frisell sono tra i talenti ispirati dal suo tocco, il gentiluomo del jazz è stato raccontato dal docufilm “Jim Hall: a life in progress” ed ha continuato a suonare fino a pochi mesi fa. Per gennaio aveva in programma un tour giapponese in duo con Ron Carter.