La Niña e le altre: «bambine cattive» per Capodanno

La Niña e le altre: «bambine cattive» per Capodanno
di Rossella Rusciano
Martedì 27 Dicembre 2022, 08:44 - Ultimo agg. 28 Dicembre, 09:03
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Nel Capodanno verace organizzato dal Comune, quest'anno spalmato su tre giorni, spunta la carica delle «bambine cattive» newpolitane. Certo, i titolari restano maschietti, da Rkomi il 30 dicembre sul palco di piazza del Plebiscito, a Peppe Iodice, a cui toccherà, sempre nel salotto buono della città, dire addio all'anno vecchio e salutare quello nuovo. Ma, in entrambe le notti, a dar loro man forte sarà - un po' per scelta e un po' per causa - un mucchio selvaggio di giovanotte del sound verace emergente, che meriterebbero di essere protagoniste nel 2023.

Iniziamo dalla serata del 30, venerdì, quando con Mirko Manuele Martorana, il ventottenne rapper dei record con «Taxi drive», reduce dalla sua prima stagione a «X Factor», sul palco ci saranno infatti: La Niña, electrochanteuse urban fresca vincitrice del Premio Carosone, nata a Napoli due volte, dice la sua biografia, nel 1991 come Carola Moccia e nel 2019 con l'attuale «incarnazione», sorta di incrocio sensualissimo tra Rosalía e Teresa De Sio; Lndfk, alias Linda Feki, classe 1990, nata in Tunisia da madre napoletana e padre arabo, ma adottata dalla città porosa quando aveva appena un anno: il suo primo album, «Kuni», prodotto da Dario Bass (alias Dario Bassolino, diploma in pianoforte classico a Salerno, collaborazioni con Nto e Speaker Cenzou) per l'etichetta newyorkese Bastard Jazz: suoni che oscillano tra electro-jazz e musica per film, drum'n'bass e richiami orientali, melodie sognanti e neo-soul; Nziria, alias Tullia Benedicta D'Aquino Canestraro, 32 anni, da Ravenna, ma decisa a recuperare le sue origini partenopee anche trasferendosi in città, non solo con il suo particolarissimo sound hardneomelodico non binario, fusione di scene apparentemente agli antipodi come conferma la recente collaborazione con Meg; Lil Jolie, alias Angela Ciancio, nata nella provincia di Caserta nel 2000, un nome d'arte ispirato alla Angelina Jolie di «Ragazze interrotte», all'esordio con l'ep «Bambine» e la collaborazione con Carl Brave, Pretty Solero, Edonico, Vale LP e Ketama126 che si muovono con lei tra suoni urban, pop da camerette ed indie.

Molte di loro, se non quasi tutte, hanno dovuto emigrare a Milano per trovare discografici, manager, contratti, attenzione dei mass media. Sarebbe da augurarsi che non debbano seguire la stessa sorte le giovanissime Ste, Rama, Gaiè, che cercheranno di conquistarsi un posto al sole aprendo la serata.

L'ultimo dell'anno, invece, con il palco di piazza del Plebiscito riservato ai protagonisti (maschili, se si escludono Lina Sastri e Belen Rodriguez) della «Peppy night», le «bambine cattive» si concentrano sul lungomare: alla rotonda Diaz è in cartellone, tra gli altri Aüra, alias Arianna Mele, classe 1990, dj emergente sul fronte della deep house; in piazza Vittoria, invece, spazio a Dadà, alias Gaia Eleonora Cipollaro, 27 anni, nata ai Banchi Nuovi, lanciata da «X Factor» con i suoi mash up tra classici napoletani ed elettronica; la dj Irene Ferrara e la collega Rossella Essence, alias Rossella Sena, classe 1992, già vista a Castel Volturno sul palco dell'ultimo «Jova beach party».
 

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