Pino Daniele Day: «Consegnamo ai giovani il nostro Lazzaro felice»

Il compleanno-onomastico del cantautore

Pino Daniele Day
Pino Daniele Day
Federico Vacalebredi Federico Vacalebre
Mercoledì 20 Marzo 2024, 09:19
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Alla fine, il senso dell'operazione lo dà Alessandra Tumolillo, 23 anni, napoletana doc, Stefano De Martino e Giovanni Veronesi (che l'ha voluta in «Romeo è Giulietta») tra i suoi fan eccellenti. «Se sono qui, se faccio questo mestiere, se ho impugnato una chitarra, se studio canto è perché c'è stato lui. E mio padre che me l'ha presentato, e il mio primo fidanzato che mi ha insegnato ad amarlo». Quel ragazzo non c'è più, le bionde vanno dove le porta il cuore, ma papà Sandro sì, lui era con il Lazzaro Felice nel tour di «Ferryboat». Masamasa, alias il casertano Federico De Nicola, è poco più grande di lei, e non ha parenti musicisti, anche se pure lui ha «scoperto un musicista stratosferico grazie a quei brani grazie a papà che li metteva a palla. Il giorno che è morto ricordo il silenzio in casa e mia nonna, la saggia di casa, ha spiegato subito: "È come se fosse morto uno di famiglia"»

Annuisce Aurora Leone dei The Jackall, 24 anni, anche lei casertana: «Certo che è un nostro parente stretto, e di quelli più cari e che più ci mancano.

Io, se dovessi scegliere una sola canzone da salvare prima di morire direi "Alleria"». Stessa generazione, ma radici diverse, per Greta Bragoni, blueswoman da Domossola, e Rosita Brucoli da Ruvo di Puglia: «Da quando lo abbiamo scoperto non lo molliamo più».

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Se il compito del Pino Daniele day voluto dalla Warner Music Italia è, come spiegano Alex Daniele, figlio del Nero a Metà, e Renato Tanchis, responsabile del repertorio dell'etichetta, presentare Pino Daniele anche alle nuove generazioni la direzione è quella giusta. Al secondo piano del Sum, Stati Uniti del Mondo, struttura utopistica voluta dall'architetto Michele Capasso, c'è Pino Daniele Live, esposizione permanente dedicata all'Uomo in Blues che con la Festa del papà avrebbe festeggiato anche il sessantanovesimo compleanno ed onomastico. E con Alex ci sono le sorelle Cristina e Sara, quest'ultima oggi discografica.

Luca De Gennaro e Mixo di Radio Capital celebrano un rito agrodolce: perché l'assenza è un assedio (copyright Piero Ciampi), ma tutti qui hanno una canzone da cantare, un episodio da ricordare, una professione di fede da ripetere, tipo Lucariello, rapper old school, che ricorda che «Stop bajon», scritta dall'Uomo in Blues per Tullio De Piscopo fu il primo brano hip hop italiano, o giù di lì. A cantare ci pensano le tre giovani allieve dei corsi di alta formazione del conservatorio Verdi di Milano, dove si studiano «Napule è» e «Donna Cuncetta» per quello che sono, ormai. Classici, «ma capaci di parlare ancora, con le parole e con le note. Papà amava i giovani, per questo oggi lanciamo il Musicante Award, un premio che porterà il suo nome, destinato a giovani, che consegneremo l'anno prossimo». Già il 2025 è anno di ricorrenze tonde, il decimo anno dalla scomparsa e il settantesimo compleanno-onomastico. Per l'occasione si faranno le cose in grande, tra biopic Rai, un paio di documentari almeno, libri, un concertone, rassegne, mostre, ristampe: la Warner ha già iniziato con una riedizione di «Scio'», il primo live di Pinotto, che arriva alla boa dei quarant'anni arricchito di quattro registrazioni inedite: «Che te ne fotte», «Ma che ho», «Disperazione» e, soprattutto, «Io ci sarò» con lo scintillante berimbau di Nanà Vasconcelos e una coda chitarristica tutta per «'O sole mio», purissima eufonia. Il pugno di giornalisti arrivati qui da mezza Italia si gode la visita guidata del Pino Daniele Alive confondendosi con i fortunati appassionati che sono riusciti a conquistarsi uno dei pochissimi posti a disposizione.

Qualcuno di loro andando via si dirigerà al Palapartenope, per il memorial «Je sto vicino a te», organizzato da Nello Daniele, fratello d'arte, che ha messo in piedi un omaggio autarchico con la presenza annunciata di Lina Sastri, Enzo Gragnaniello, Joe Barbieri, Franco Ricciardi, la Nccp, M'Barka Ben Taleb, i 99 Posse, Marco Zurzolo, Maurizio De Giovanni, Roberto Colella, Dario Sansone, Monica Sarnelli, la rivelazione Ste. Prima, però, tocca a De Gennaro lanciare l'idea che è passata probabilmente per la testa a tutti i presenti: «Rendiamo stabile il Pino Daniele day, ritroviamoci qui, o dove volete voi, ogni anno, per mangiare una zeppola di San Giuseppe, e parlare del Mascalzone Latino ed ascoltare le sue canzoni e consegnarle al futuro, ai ragazzi, a chi verrà dopo di noi». Alex Daniele e Renato Tanchis non possono che essere d'accordo, ma immediata è, anche, la sintonia di Ferdinando Tozzi, delegato del sindaco Manfredi per la musica e l'audiovisivo: «Parliamone». Pino avrebbe precisato una sola cosa: «La zeppola fritta, guaglio', per carità».
 

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