Doppio sold out per Rocco Hunt: «È Jovanotti il mio modello»

Tutto pronto per lo spettacolo dell'Arena Flegrea

Rocco Hunt
Rocco Hunt
di Federico Vacalebre
Mercoledì 5 Luglio 2023, 09:18 - Ultimo agg. 16:06
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Doppio sold out per Rocco Hunt, atteso questa sera e domani all'Arena Flegrea «con uno spettacolo, non solo un concerto», è orgoglioso di specificare lui: «Ho aggiunto un chitarrista alla band, c'è un villaggio dell'amore all'entrata, Alessandro Siani mi ha dato una mano, da direttore artistico direi, a mettere in piedi monologhi, coreografie... Ci saranno quaranta comparse in scena».

Aspetta, aspetta, Rocchino, procediamo con calma. Cos'è un villaggio dell'amore»?
«Da "L'ammore overo", che dà il titolo a questo tour estivo al via da Napoli, sino al singolo "Non litighiamo più", ormai disco di platino, l'amore è uno dei miei temi forti.

Così coppie, senza distinzioni di genere, ma anche aspiranti coppie, singoli che aspirano ad essere coppia, potranno entrare e farsi un selfie nel villaggio dell'amore, o trovare altri angolini pensati apposta per l'occasione».

Sistemati i trottolini amorosi, veniamo allo show.
«Ho aggiunto alla mia band - Valerio Nazo (dj), Alessio Busanca (tastiere), Gianluca Brugnano (batteria) - la chitarra di Guido Della Gatta: era uno strumento che mi mancava, un suono di cui avvertivo il bisogno. Ma le canzoni da sole non mi bastavano più, così ecco dei monologhi, delle coreografie, delle sorprese, e non penso solo agli ospiti».

Quanto c'è di Siani in tutto questo?
«Molto, anche se lui ha appicciato il fuoco e poi se n'è andato a girare in Sicilia il suo film, "Succede anche nelle migliori famiglie". Scherzo: Alessandro mi ha incoraggiato, consigliato, instradato. E mi ha detto: "In quattro-cinque anni devi pensare a uno spettacolo alla Jovanotti"».

Una sorta di «Rocco beach party»?
«Magari! Alla prima edizione del suo tour sulle spiagge Lorenzo mi ha invitato a Castel Volturno e, davvero, sono rimasto stregato da cosa aveva costruito intorno alla musica, da come lo aveva costruito. Da rapper ho iniziato con un dj e basta, poi è arrivato un collaboratore per le "doppie", quando si vuole far risaltare qualcosa in un testo. Ora la band mi è necessaria ma non sufficiente, penso le cose sempre più in grande, ho già qualche idea per il tour dell'anno prossimo, quando cadranno i dieci anni da "Nu juorno buono": ti ricordi com'è cominciato tutto, in febbraio al teatro Ariston di Sanremo?».

Certo, ma non corriamo troppo. Dimmi dei monologhi. Di che cosa parlerai?
«D'amore. Di me. Del mio pubblico. Della mia terra. Di temi sociali. Di politica anche, ma senza esagerare».

Chi saranno i «friends» sul palco?
«D'estate, tra tour è vacanze, è un casino. Gli ospiti ci saranno, non troppi, già l'ultima volta al Palapartenope sembrava un festival. Qualcuno mi raggiungerà stasera, qualcuno domani, ma... aspettiamo che arrivino, che non perdano l'aereo... Piuttosto, i miei veri ospiti saranno i ragazzi e le ragazze, di qualsiasi età, che hanno riempito l'Arena Flegrea in prevendita: il doppio sold out è un sogno che si avvera. Dopo Ricciardi, Coldplay e Ferro al Maradona, dopo Mengoni e Vasco all'Arechi, dopo i soldi spesi per seguire le partite del Napoli campione e quelli messi da parte per fare due bagni e, magari, una bella vacanza... trovare gli euro per Rocco Hunt è un messaggio d'amore. Grazie, grazie davvero».

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