Sanremo va e Carlo Conti, con un non piccolo aiuto da Maria De Filippi, supera anche se stesso, nonostante la concorrenza della partita Roma-Fiorentina, con un ascolto record, del 50,4%, 11.374.000 spettatori. La prima parte della serata (dalle 21.14 alle 23.52) è stata seguita da 13 milioni 176 mila spettatori pari al 50.1%, la seconda (dalle 23.57 alle 0.54) da 6 milioni 177 mila con il 51.9%.
La prima serata dell'anno scorso aveva conquistato 12.516.000 spettatori pari al 49.15% di share, nella prima parte in onda dalle 21:12 alle 23:56, e 5.907.000 spettatori pari al 52.31%, nella seconda parte in onda da mezzanotte per 45 minuti. Nel complesso la serata è stata vista da 11.134.000 spettatori pari al 49.48% di share. Nel 2015, prima edizione contiana si era andati oltre il 49% di share per la prima serata (49.34% per l'esattezza), già in crescita sul 2014. Bisogna tornare indietro al 2005, edizione Bonolis-Clerici, per trovare un risultato migliore.
«Bellissimo concludere questo trittico con questo crescendo, arrivando oggi al 50% dopo i 49 e passa dello scorso anno, sfondare questo muro è fantastico, felice, bellissimo. Poi vuol dire che è piaciuto questo meccanismo, questa coppia, questa nuova forma di festival, in qualche modo, come tipo di conduzione a due invece che la classica conduzione singola», ha commentato a caldo Carlo Conti, mentre festeggiava il compleanno del figlio Matteo, che compie oggi tre anni, «è lui lo spettacolo più bello che ho fatto nella mia vita». E le critiche che parlano di una De Filippi regina del Festival, sino a mangiarsi Conti? «Maria l'ho scelta io, da direttore artistico. L’idea di questo Sanremo era diversa dagli altri, una conduzione a due, quindi diversa da un gioco più da solista con dei comprimari rispetto agli altri anni, volutamente, proprio per arrivare a questo crescendo negli anni e dare sempre qualcosa di diverso al pubblico e mai la stessa cosa. Con questa cornice diversa per un quadro, che sono le canzoni, che devono comunque restare al centro».
«Lo share è il migliore degli ultimi 12 anni», ha twittato entusiasta il direttore di Raiuno Andrea Fabiano parlando poi di «una chimera diventata realtà con quel numero con il 5 davanti», mentre il direttore generale di Viale Mazzini, Antonio Campo Dall'Orto ha dettato una nota in cui ha commentato il «risultato straordinario», ma anche, secondo lui «una proposta musicale di livello con la giusta attenzione ai temi sociali, in linea con la mission del servizio pubblico».